12/06/2018 di Redazione

Supercomputer, con Summit gli Usa tornano sul tetto del mondo

I ricercatori del Dipartimento dell’Energia hanno “acceso” il nuovo sistema, pensato per i compiti di intelligenza artificiale. Alla base del cervellone si trova la tecnologia di Ibm, che ha fornito server Power System Ac922 a doppio processore con 22 cor

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È in grado di portare a termine in un’ora un calcolo che, su un Pc tradizionale, richiederebbe trent’anni di lavoro. È Summit, il supercomputer più potente del globo, che ha permesso agli Stati Uniti di tornare nuovamente sul tetto del mondo scavalcando la Cina. La macchina è stata accesa dal Dipartimento dell’Energia a stelle e strisce nei laboratori di Oak Ridge, in Tennessee, e può toccare una potenza di calcolo di picco di oltre 200 petaflops (milioni di miliardi di operazioni al secondo). L’ormai ex detentore del record assoluto, il cinese Sunway Taihulight, si ferma infatti a “soli” 93 petaflops, mentre il primo supercomputer americano nella classifica Top500 è Titan, undici volte meno potente di Summit. Per certificare i risultati, comunque, sarà necessario attendere i test ufficiali Linpack. Anche perché il cervellone di Oak Ridge potrebbe spingere i propri neuroni ben più in là.

Nel campo del deep learning, le prestazioni di picco della macchina potrebbero toccare anche quota 3,3 exaflop (miliardi di miliardi di operazioni al secondo), grazie a una particolare architettura che, invece di eseguire calcoli in virgola mobile a 64 bit a doppia precisione, sfrutta un modello a 16 bit half-precision. L’infrastruttura sottostante è stata fornita da Ibm, che ha messo a disposizione del Dipartimento dell’Energia statunitense i propri server Power System Ac922.

Complessivamente, Summit è costituito da 4.608 nodi, ciascuno dei quali monta due processori Power9 a 22 core e sei schede acceleratrici Nvidia Tesla V100. A collegare le appliance ci pensa una rete Mellanox dual-rail Edr Infiniband, che complessivamente offre ben 200 gigabit per secondo verso ogni singolo server. Complessivamente, il supercomputer dispone di 10 petabyte di memoria e facilita il lavoro degli sviluppatori condividendo tutta la memoria fra Cpu e Gpu, in modo che possa essere considerata come un blocco singolo.

L’obiettivo dei laboratori di Oak Ridge è quello di sfruttare sempre più Summit per compiti di intelligenza artificiale, oltre che per le classiche elaborazioni di high performance computing (Hpc). L’accesso alle risorse della macchina sarà garantito inizialmente soltanto a progetti selezionati, mentre nel 2019 il sistema verrà aperto anche per altre iniziative, compreso il programma Incite (Innovative and Novel Computational Impact on Theory and Experiment) dello stesso Dipartimento.

 

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