21/03/2019 di Redazione

Suse esce formalmente da Micro Focus e va per la sua strada

Completata l’operazione di vendita al fondo svedese Eqt Partner, già annunciata la scorsa estate. L’azienda non modificherà la propria missione votata all’open source.

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Suse completa il passaggio di mano: Micro Focus, ormai ex proprietaria ha terminato la procedura di vendita a  fondo svedese Eqt Partners. L’annuncio dell’accordo di cessione per 2,5 miliardi di dollari risale all’estate scorsa, ma solo adesso l’operazione è stata chiusa. Specializzata in software open source, Suse è fra coloro che (come Red Hat, per esempio) stanno traendo vantaggio dalla tecnologia dei container, oltre che dal continuo aggiornamento della propria distribuzione di Linux destinata alle aziende.

Secondo quanto dichiarato in una nota, il passaggio nelle mani di Eqt ha determinato la “creazione della più grande società open source indipendente”, e permetterà a Suse si concentrarsi sulla fornitura di infrastrutture software-defined basate su codice aperto, adatte a funzionare in ambienti tradizionali, cloud e ibridi.  Dopo essere stata acquisita da Micro Focus nel 2014, dopo poco più di quattro anni dunque Suse torna a essere una società indipendente, sebbene controllata da un fondo di private equity.

In segno di continuità si è scelto di mantenere l’amministratore delegato già in carica, Nils Brauckmann, affiancato però da alcune nuove nomine.

 

Nils Brauckmann, Ceo di Suse

 

Enrica Angelone è stata scelta per il nuovo ruolo di chief financial officer, Sander Huyts per quello di chief operations officer, mentre Thomas Di Giacomo (in precedenza Cto di Suse) diventa ora presidente engineering, product and innovation. Tutti e tre riportano direttamente a Brauckmann. Stando alle dichiarazioni, ora la società proseguirà sostanzialmente sulla propria strada, proponendo soluzioni open source aziendali e portando avanti progetti condivisi con la community degli sviluppatore (un centinaio quelli in corso).

 

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