21/02/2012 di Redazione

Sviluppatore mobile, una professione in ascesa

Nelle imprese italiane, lo dicono i dati raccolti da Tns Italia, cresce sempre più la richiesta di professionalità legate al mondo di smartphone e tablet. Ecco chi sono, quali competenze offrono, chi li ingaggia (spesso con contratti a termine) e quanto g

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I numeri lo proiettano in continua crescita. Le imprese ne fanno sempre più richiesta. Lo sviluppatore di applicazioni mobili sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella crescita 2.0 delle aziende italiane. E a confermarlo sono anche le ultime ricerche.

Per esempio i dati della digital experience italiana forniti da Carolina Gerenzani di Tns Italia durante l’ultimo forum della comunicazione digitale a Milano: su 1.064 utenti intervistati, il 91% fruisce internet da Pc, il 28% da smartphone (con un incremento dell’80% rispetto al 2010), il 5% da tablet, il 7% da game console. Con i dispositivi mobili l’utilizzo principe rimane l’e-mail, seguito dal social networking, dal banking online e dal gioco. Il mobile commerce è più un social shopping, con l’aumentata consapevolezza dei gruppi di acquisto: il 72% di coloro che acquista da rete mobile, effettua pagamenti online attraverso smartphone una volta al mese.


Una ricerca condotta da Forrester stima invece che entro il 2016 ben 350 milioni di smartphone saranno nelle mani di chi lavora, 200 milioni dei quali utilizzati anche a casa per uso personale. Sempre entro il 2016, si avrà una spesa per le apps di 56 miliardi di dollari. Il budget dedicato allo sviluppo di progetti mobile sarà più che raddoppiato rispetto alle cifre attuali.

Ma chi sta dietro le applicazioni? Chi si appresta a diventare sviluppatore di applicazioni mobili, in primo luogo, ha estese competenze dei linguaggi di programmazione per piattaforme Android, iOs e Windows, sa gestire gli standard Web HTML, XHTML, CSS e XML, ha una conoscenza di base dei principali database relazionali.

Con un diploma, o laurea in discipline informatiche, il mobile application developer ha tra le sue responsabilità l’analisi, lo sviluppo e la manutenzione di applicazioni per dispositivi mobile e deve seguire il test di funzionamento dell’applicazione e la sua usabilità.

Lo stipendio e le prospettive
Alla voce compensi, la risposta dipende dall’esperienza. Secondo i dati di Page Personel, multinazionale inglese specializzata nella ricerca e nella selezione di figure impiegatizie dal livello junior fino al middle management, si va dai 23mila euro annuali per chi è alle prime armi con un massimo di 18 mesi di esperienza, ai 30mila euro per chi ha un’esperienza da 18 a 36 mesi. Chi ha più di 36 mesi di attività lavorativa alle spalle, invece, può arrivare fino a 32mila euro l’anno.

Secondo Dario Brivio, Executive Manager Divisione Technology di Page Personnel, “c’è una prevalenza per Android. iOS è un sistema operativo progettato ed implementato esclusivamente su dispositivi Apple. Il mercato Android, essendo multipiattaforma e basato su Linux, è potenzialmente sconfinato”.
Questi professionisti sono richiesti – con contratti che sono spesso a breve termine - soprattutto da Web agency, società di consulenza informatica, società di servizi.

“In genere - come spiega Brivio -si tratta di professionisti con partita Iva o incarichi a progetto. E si lavora su una singola App, quindi le aziende potrebbero non avere una figura interna dedicata. In Italia, infatti, non sono ancora tantissime le società specializzate nello sviluppo di applicazioni mobile”.

In termini di prospettiva, geomarketing ed e-commerce sembrano avere un forte appeal sulle iniziative mobile intraprese dalle aziende italiane. “Ormai ogni società vuole avere la propria applicazione per Android o Apple – sottolinea Brivio - anche semplicemente a scopo pubblicitario: di conseguenza il numero di richieste è proporzionale alla distribuzione geografica delle aziende sul territorio nazionale”.
E ci sono esempi molto concreti in tal senso. Da un lato possono essere le società di servizi che offrono le proprie soluzioni, tramite le applicazioni mobile in base alla localizzazione geografica. Nel caso delle società che fanno dell'e-commerce il loro business avere un’app con cui acquistare, tracciare gli ordini e ricevere gli ultimissimi aggiornamenti, ovunque ci si trovi, è strategico per il business”.

Sul futuro sembrano non esserci dubbi: sarà una crescita continua. “Le previsioni sull’andamento delle richieste per il nuovo anno – conferma il manager di Page Personnel - sono sicuramente positive grazie alle richieste che provengono da sempre più numerose realtà specializzate nello sviluppo di applicazioni mobile, magari dedicate ad entrambe le piattaforme, sia Android che iOS”.
 

a cura di Sindacatonetworkers.it

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