26/11/2014 di Redazione

Tablet: entusiasmi raffreddati, per Idc crescono solo del 7%

Dopo il boom dello scorso anno, il mercato delle tavolette e dei convertibili nel 2014 si limiterà a una crescita a cifra singola, di poco superiore al 7%, sfiorando i 236 milioni di unità vendute. Un segno di maturità e di un tasso di ricambio più lento,

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Sulla corsa ai tablet, il mercato mondiale rallenta il passo. Dopo l’incredibile boom dello scorso anno, con un incremento di vendite del 52,5% rispetto al 2012, per la fine del 2014 la società di ricerca Idc prevede un risultato molto più modesto, seppure ancora positivo. Includendo nel computo sia le tavolette sia i dispositivi "due-in-uno", nei dodici mesi saranno state vendute 235,7 milioni di unità, ovvero il 7,2% in più rispetto allo scorso anno.

Non che la categoria di prodotto abbia perso appeal: semplicemente, l’ondata degli acquisti ha preso un ritmo più lento rispetto a quanto inizialmente previsto. “Il settore dei tablet continua a risentire di alcuni macro-trend sui mercati principali”, ha affermato il ricercatore di Idc Ryan Reith. “Nelle prime fasi della storia dei tablet, i cicli di vita dei device sembravano simili a quelli degli smartphone, con sostituzione del device ogni due o tre anni. Ora invece i proprietari dei tablet conservano il loro device per più di tre anni, a volte anche più di quattro”.

 

 

Oltre ai cicli di acquisto più lenti, principale ragione del rallentamento, in misura minore tra le righe dei dati emerge la concorrenza di prodotti come i phablet (che rubano utenti alle tavolette da 7 pollici) e come i Pc“ibridi”, o convertibili che dir si voglia (in diretta concorrenza con i tablet dai 10 pollici in su).

I portatili trasformabili da notebook a tablet sono arrivati in un secondo momento rispetto alle tavolette pure e semplici, e rappresentano un’alternativa più completa (che soddisfa anche le necessità di lavoro e di studio tradizionalmente affidati ai Pc classici). Oggi la loro quota all’interno del più ampio mercato dei tablet è ancora limitata al 4%, ma destinata a crescere con il progressivo calo dei prezzi.

 

 

La battaglia dei sistemi operativi
Il 2014 sarà un anno negativo anche per gli iPad, nonostante l’apprezzabile salto qualitativo compiuto da Apple con il nuovo iPad Air 2 e nonostante questo prodotto rappresenti ancora il fiore all’occhiello della categoria. Da un punto di vista banalmente numerico, a detta di Idc quest’anno per la prima volta le vendite di tavolette iOS subiranno un calo: non nei volumi, a +2% rispetto al 2013, ma in termini di market share (27,5%, ovvero 12,7 punti in meno).

In espansione, invece, è la leadership di Android, che nel giro di un anno avanza di 16 punti fino a un market share del 67,7%. I tablet basati su Windows rappresentano ancora una nicchia del 4,6% (corrispondente a 10,9 milioni di unità vendute nel 2014), ma nei prossimi quattro anni guadagneranno terreno arrivano a rappresentare l’11,4% del mercato.

Per quanto riguarda l’andamento geografico delle vendite, Idc annota per quest’anno un sostanziale equilibrio fra i mercati maturi e quelli emergenti, responsabili rispettivamente del 49,4% e del 50,6% degli acquisti di tablet classici e “due-in-uno”. Nel 2008 il peso percentuale dei mercati emergenti crescerà, ma non ancora in modo dirompente (52,2%).

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