Gianluca Dettori (in sequenza: Italia OnLine, Lycos, Vitaminic,
dPixel e qualcos'altro che non ricordo) è giustamente orgoglioso che
oggi a Torino si inauguri Im3D Clinic: una iniziativa che, da
profeta del venture capital e delle idee innovative da fecondare, ha
provveduto a finanziare e sulla quale ha scommesso denari.
Il logo di Im3D Lab di Torino
Im3D Clinic sarà
all'Università di Torino, in via Nizza, presso
il
Dipartimento di Biotecnologie. Qui alcuni radiologi
specializzati sperimenteranno la
teleradiologia e quindi la
telediagnosi di esami raccolti sul territorio e inviati a Torino in
larga banda da Biella, Vercelli, Novara, Verbano-Cusi-Ossola.
Lo scopo è varare
una grande operazione di screening dei tumori al
seno.
IM3D Clinic è nato dalla collaborazione tra Università di Torino,
Fondazione
Edo ed Elvo Tempa e Im3D, azienda specializzata nel campo
dell'imaging medicale e nella bioinformatica in cui Dettori ha
investito.
Che significato ha l'esperimento odierno?
Anzitutto che l'allargamento dell'orizzonte diagnostico delle tecnologie
Im3D ottimizza, grazie alla connessione delle ASL del Piemonte,
gli
investimenti nella diagnostica che può essere utilizzata dallo
specialista presente nella valle, in montagna o nella clinica
universitaria. Che la diagnostica aiutata dagli strumenti è efficace ed
economica e può essere usata per fare screening epidemiologici di massa.
Una immagine virtuale dell'area del colon con sospetto carcinoma - clicca per ingrandire
Ma facciamo un passo indietro. Im3D, medical imaging Lab aveva
affrontato anni fa il problema del carcinoma del colon che costituisce
una delle peggiori cause di morte da tumore.
In Europa ogni anno 300.000 persone sono colpite da questa neoplasia e
il 50% di essi ne muoiono in breve tempo.
Non vi sono cure efficaci se non intervenire per tempo, con un esame
preventivo, a interrompere la sequenza adenoma-carcinoma. Gli esami
tradizionali sono colonscopia, clisma a doppio contrasto, ricerca di
sangue occulto nelle feci.
Con la diagnosi virtuale si ottiene un risultato analogo alla
colonscopia con la medesima affidabilità. La tecnica è più rapida, meno
invasiva, meglio accettata dai pazienti, molto più economica. Si immette
dell'aria nel colon e si ricostruisce con algoritmi specializzati le
informazioni raccolte da TAC o altro strumento radiologico digitale.
Il software permette al radiologo di navigare nel colon come se stesse
utilizzando un endoscopio. L'accuratezza delle immagini è del tutto
simile a un esame in endoscopia tradizionale.
I limiti dipendono dal tempo: servono molte immagini, almeno mezzora per
ricostruire ed elaborare il tutto, la navigazione a schermo dentro il
colon virtuale affatica gli occhi e stanca il radiologo che così può non
fare una corretta diagnosi.
Im3D ha così sviluppato un sistema esperto, CadColon, che evidenzia
sulla mappa del colon le aree di sospetto polipo o adenoma. Il radiologo
si orienta, insomma, direttamente sull'obiettivo per esaminarne la
ricostruzione virtuale e, successivamente, per fornire indicazioni
all'operatore su dove esattamente indirizzare l'endoscopio e
l'endobisturi.
In modo dinamico il radiologo naviga e osserva le aree che Im3D CadColon propone come sospette di carcinoma - clicca per ingrandire
In breve, per analogia con le malattie del colon,
Im3D ha fatto lo
stesso con i tumori del seno.
Ciò che pertanto oggi ci si accinge a fare è far entrare in una visione
di sistema la macchina diagnostica Im3D Clinic a favore di quei
radiologi che hanno "fatto triturare al computer" le immagini inviate,
sfruttando la connettività in larga banda e pur restando nella propria
valle o montagna ottengono a video il risultato endoscopico virtuale,
possono così chiedere un secondo parere e interagire con altri clinici
diagnostici.
Il paziente ha impiegato solo qualche minuto per essere "tagliato a
fettine" radiologiche digitali. Il resto è affidato, in parte, alle capacità di
calcolo delle macchine e per lo più alla sapienza clinica del medico.
Insomma, un'altro modo di fare medicina e prevenzione muove i primi
passi a Torino.