15/01/2016 di Redazione

Tempo di saldi anche per il cloud, su Azure tagli di prezzo fino al 17%

Microsoft ha diminuito il prezzo delle istanze Windows Server e Linux su macchine virtuali Dv2, più veloci del 35% rispetto alle precedenti Dv1. L’azienda di Redmond punta a ridurre le distanze da Amazon Web Services.

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La più antica, banale ed efficace tattica per contrastare la concorrenza è il prezzo. Microsoft dimostra di saperlo bene, con l’annuncio di un ribasso dei listini per alcuni servizi di Azure, la sua piattaforma cloud: alcune istanze della “serie D”, cioè per macchine virtuali Dv2, ora costano dal 10% al 17% in meno. Nel dettaglio, il costo per le virtual machine D1-D5 v2 cala del 10% per le istanze Windows Server e del 14% su Linux, mentre le D11-14 v2 calano, rispettivamente, del 13% e del 17%.

La mossa arriva, non troppo a sorpresa, a una decina di giorni dal taglio prezzi (di circa il 5%) annunciato da Amazon Web Services, il primo operatore del mercato, verso cui Microsoft sta cercando di ridurre le distanze. Stando ai dati di Synergy Research, lo scorso anno il giro d’affari combinato dell’Infrastructure-as-a-Service, del Platform-as-a-Service, del Software-as-a-Service e dei servizi di cloud ibrido era dominato da quattro vendor, Amazon Web Services, Microsoft, Ibm e Google, che insieme detenevano il 54% del giro d’affari. Ma di questa fetta di torta, la maggior percentuale spettava ad Aws (29%), con rispettivi 12%, 7% e 6% lasciati agli altri tre concorrenti.

Se questa è la situazione di partenza, o meglio la fotografia del 2015, con il gioco dei ribassi qualcosa potrebbe ora mutare, per quanto il vantaggio di Amazon sia decisamente abbondante. Nel blogpost firmato da Nicole Herskowitz, director of product marketing, cloud platform, l’azienda di Redmond non ha mancato di sottolineare alcuni elementi a proprio favore, lanciando frecciatine in direzione del quasi-concittadino di Seattle.

 

 

Oltre a essere del 35% più veloci rispetto alla precedenti Dv1, le macchine virtuali Azure Dv2 possono vantare una caratteristiche assenti sulle istanze Aws Ecs, ovvero il load balancing e la scalabilità automatica senza costi aggiuntivi. Con Azure, inoltre, il costo e calcolato in base all’utilizzo per minuto e non per ora. Microsoft sottolinea anche come, in certi casi, i clienti con sottoscrizioni Enterprise Agreements possano beneficiare di costi ancor più bassi di quelli di Amazon Web Services.

 

 

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