07/11/2016 di Redazione

Tlc: completata la fusione tra Wind e 3 Italia

Nasce il “terzo polo” delle telecomunicazioni da 31 milioni di clienti nel mobile e 2,7 nel fisso. La joint venture tra Vimpelcom e Ck Hutchison sarà guidata dal già Ceo di Wind, Maximo Ibarra. Nel 2017 integrazioni di reti e know how per ottenere sinergi

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Il matrimonio è andato a buon fine: Wind e 3 Italia sono da oggi integrate e controllate dalla nuova joint venture formata dai rispettivi azionisti Vimpelcom e Ck Hutchison. Il nuovo numero uno di questa “unione telefonica” sarà Maximo Ibarra, attuale Ceo di Wind. Il manager sarà supportato da Dina Ravera nel ruolo di merger integration officer e dal Cfo Stefano Invernizzi. Vincenzo Novari, fino ad oggi amministratore delegato di 3 Italia, assumerà invece l’incarico di special adviser di Ck Hutchison. Con questa integrazione nasce un operatore con oltre 31 milioni di clienti nel mobile e 2,7 milioni nel fisso, con sinergie di costi e investimenti stimati in 700 milioni di euro l’anno a partire dal 2017, quando le due telco uniranno effettivamente reti e know how tecnologico.

La nuova azienda si posizionerà sul mercato come un operatore integrato, grazie anche alla collaborazione con Enel Open Fiber. Le prime notizie sulla fusione delle due società si ebbero a febbraio 2015. La strada è stata in discesa solo negli ultimi mesi: durante la coda dell’estate 2016 l’antitrust europeo ha dato il via libera alla fusione e alla creazione di un “terzo polo” a fianco di Telecom e Vodafone.

Il disco verde della Commissione è stato ottenuto grazie anche a un accordo dell’ultima ora con l’operatore francese Iliad, al quale passerà una determinata quantità dello spettro radio mobile della joint venture Wind-H3g sulle frequenze 900 MHz, 1.800 MHz, 2.100 MHz e 2.600 MHz. Un deal da circa 450 milioni di euro. L’azienda transalpina controllata dal magnate Xavier Niel è intenzionata infatti a sbarcare sul suolo italiano con una nuova offerta di telefonia mobile “low cost”.

 

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