07/06/2019 di Redazione

Toshiba incapsula 16 TB in un classico hard drive

Elio al posto dell’aria fra i piatti e la tecnologia Tdmr fra le caratteristiche innovative del nuovo Mg08 a 3,5 pollici, indirizzato soprattutto a impieghi nei data center e sui Nas.

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Il mercato dei tradizionali hard disk nel suo complesso sta calando a vantaggio dei prodotti Ssd, ma la fascia dei prodotti enterprise fa eccezione. Qui l’elemento del costo e la capacità raggiungibile lasciano ancora margini di crescita, almeno per i prossimi cinque anni. Non stupisce, dunque, che gli specialisti del settore continuino a ingaggiare una battaglia competitiva essenzialmente concentrata sull’aumento della capacità massima e sulle tecnologie di ottimizzazione del funzionamento dei dispositivi.

Toshiba ha segnato un punto a proprio favore con l’arrivo del modello Mg08, di formato a 3,5 pollici, interfaccia Sata da 6 Gb/s o Sas da 12 Gb/s, ma soprattutto una capacità che può raggiungere i 16 TB (esistono anche tagli da 4, 6 e 8 TB): “I classici hard disk sono ancora la miglior risposta in ambito enterprise per sostenere la costante crescita dei dati da memorizzare”, ha commentato Eun-Kyung Hong, product manager della Personal Storage Division di Toshiba. “Il nuovo Mg08 può offrire performance che arrivano a 262 MiB/s in lettura e in scrittura, ma anche consumi più ridotti, grazie all’impiego dell’elio al posto dell’aria per riempire gli spazi vuoti fra i piatti, che in tutto sono nove”.

Rilasciato con garanzia di cinque anni e 2,5 milioni di ore di funzionamento, l’hard disk integra anche un Helium Fill Sensor, che rileva le eventuali fughe di elio dal dispositivo sigillato. Se la quantità di gas si avvicina al 70%, viene inviato un alert all’amministratore allo scopo di salvaguardare i dati.

 

Eun-Kyung Hong, product manager della Personal Storage Division di Toshiba

 

Va specificato anche che l’Mg08 nasce su tecnologia Cmr (Conventional Magnetic Recording), quella più consolidata a registrazione magnetica perpendicolare, dove ogni bit viene memorizzato in modo verticale rispetto alla superficie del disco. Negli ultimi anni, è stata sviluppata la nuova tecnologia Smr (Shingled Magnetic Recording), dove le piste sono sovrapposte, per aumentare la densità, ma per ora essa richiede un doppio lavoro di riscrittura dei dati, che viene gestito dal controller della macchina e necessita dunque di compatibilità fra disco e computer che lo ospita. “Toshiba sta lavorando per superare questa limitazione”, ha anticipato Hong, “e nel 2020 saremo pronti con dischi Smr fino a 18 TB”.

L’attuale Mg08, inoltre, sfrutta la tecnologia Tdmr (Two Dimensional Magnetic Recording) per aumentare la densità e ridurre i segnali di interferenza. Anche qui si prepara l’evoluzione verso la tecnologia Mamr (Microwave assisted magnetic reconrding), in grado di utilizzare oscillatori a microonde sulle testine magnetiche per aumentare la capacità fino a 22 TB. In conclusione, gli hard disk non sembrano ancora destinati all’oblio, in particolare nei data center e nei Nas ai quali si indirizza anche l’Mg08, ma il prevedibile futuro aumento delle capacità passa per la soluzione di problematiche tecnologiche ancora non del tutto raggiunta.
 

Alcuni modelli della gamma hard disk di Toshiba

 

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