09/05/2016 di Redazione

Toshiba nomina Satoshi Tsunakawa nuovo Ceo

L'attuale vicepresidente del gruppo, 61 anni, ha guidato per anni il business delle apparecchiature medicali, di recente cedute a Canon. L'azienda giapponese cerca così di dimenticare lo scandalo finanziario in cui è rimasta coinvolta nel 2015.

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Dopo lo scandalo, Toshiba prova a voltare pagina con un nuovo nome. Il board della società ha proposto Satoshi Tsunakawa come nuovo Ceo, in sostituzione di Masashi Muromachi, scelto come numero uno pro tempore del gruppo in seguito alle dimissioni dell'ex amministratore delegato Hisao Tanaka. A luglio 2015, dopo lo scoppio dello scandalo che aveva visto alcuni massimi dirigenti di Toshiba falsificare e gonfiare i libri contabili per circa un miliardo e mezzo di euro, Tanaka aveva infatti lasciato l'incarico di Ceo insieme al vice chairman, Norio Sasaki, al consulente Atsutoshi Nishida e ad altri quattro membri del consiglio di amministrazione del colosso giapponese. 

La scelta del Cda, che deve ancora essere formalizzata dall'assemblea degli azionisti (la riunione è fissata per la fine di giugno), è quindi ricaduta sull'attuale vicepresidente Tsunakawa, 61 anni, molto apprezzato all'interno della compagnia per aver condotto con successo il business delle apparecchiature mediche. Il board di Toshiba ha inoltre proposto Shigenori Shiga come nuovo presidente. 

Il Ceo uscente, Muromachi, rimarrà comunque nell'orbita dell'azienda con il ruolo di consulente. Per far fronte allo scandalo finanziario e per provare a stabilizzare i conti, Toshiba si è resa protagonista a marzo della cessione delle proprie attività medicali a Canon, per la cifra di circa 5,3 miliardi di euro. Dalla vendita, il gruppo nipponico cercherà di contabilizzare un profitto di quasi 4,8 miliardi.

 

Satoshi Tsunakawa, nuovo Ceo di Toshiba

 

A gennaio si erano invece diffuse voci su una probabile cessione, da parte di Toshiba, del business dei dischi fissi. L'obiettivo era sempre quello: cercare di "fare cassa" per far fronte alle conseguenze dei libri truccati. La strategia di vendite si è poi accompagnata anche al taglio sul fronte del personale: a fine 2015 il gruppo aveva annunciato il licenziamento di circa 6.800 dipendenti.

 

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