10/10/2017 di Redazione

Tsmc, investimento da 20 miliardi per ingolosire ancora Apple

La fonderia taiwanese continua a spendere nel mercato dei chip, allo scopo di confermare contratti di rilievo come quello siglato con Cupertino. La nuova fabbrica per i processori a 3 nanometri, i cui lavori di costruzione partiranno l’anno prossimo, dovr

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La generazione di chip a 3 nanometri di Tsmc costerà, nella fase iniziale, almeno 20 miliardi di dollari. È questa la quantità di denaro stimata dal produttore taiwanese per portare a termine la nuova fabbrica, annunciata a fine settembre, che realizzerà processori ancora più piccoli e performanti per colossi come Apple e Qualcomm. Gli impianti saranno localizzati nella zona meridionale di Taiwan e non, come si era supposto in precedenza, negli Stati Uniti malgrado dei fitti colloqui fra l’azienda e la Casa Bianca. Il Paese asiatico, infatti, presenta delle criticità infrastrutturali soprattutto a livello energetico, ma il governo ha promesso di recente nuovi investimenti per garantire il giusto approvvigionamento di acqua e corrente. Risorse che dovrebbero garantire a Tsmc una produzione senza interruzioni.

E ad assicurarle i futuri contratti con Apple. Al momento la società asiatica è fornitrice esclusiva dei nuovi chip della Mela. Sono suoi ad esempio gli A11 Bionic a 10 nanometri che trovano posto negli iPhone di ultima generazione. La corsa verso i nodi successivi, che al momento vede un testa a testa fra Tsmc e Samsung, determinerà ordini per diversi miliardi di dollari.

La casa sudcoreana ha rapporti privilegiati con Cupertino “soltanto” dal punto di vista delle memorie flash e dei display, ma non è detto che il chaebol non riesca a strappare ad Apple un contratto d’oro per la generazione di chip a 7 nanometri. “Chi arriverà prima riceverà gli ordini”, ha spiegato in un’intervista lo storico presidente Morris Chang, l’ottantaseienne alla guida di Tsmc dal 1987 (ma prossimo alla pensione).

Chang è l’uomo che ha fatto letteralmente volare la fonderia taiwanese, facendole superare come capitalizzazione di mercato addirittura Intel e consentendole di accaparrarsi il 59 per cento di un mercato da 50 miliardi di dollari. Fra gli altri principali clienti del vendor spiccano Nvidia, Broadcom, Mediatek, Nxp e Huawei (tramite Hisilicon). Secondo Chang, ad oggi i competitor diretti di Tsmc nelle tecnologie di processo più avanzate sono “solo un paio”, mentre per il nodo 28 nanometri sono almeno una decina.

 

 

Una competizione che non viene vista dalla fonderia come un problema, soprattutto nei processi ormai più maturi, che rappresentano non più del 20 per cento del suo fatturato. I processori a 7 nanometri dovrebbero vedere la luce a fine 2018, grazie a nuovi processo litografici a ultravioletti, mentre per i 3 nanometri c’è tempo: Chang ha infatti parlato del 2022, ma il futuro business di Tsmc non sarà più affar suo.

 

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