Facebook infrange un altro record e si conferma una vera e propria corazzata. Con il tono dei grandi eventi, Marck Zuckerberg ha annunciato che, nella giornata di lunedì 24 agosto, un miliardo di persone si è collegato al social network. Un numero equivalente a circa un settimo dell’intera popolazione terrestre che, nell’arco di 24 ore, ha deciso di dare un’occhiata al proprio profilo o a quello di altre persone. “È stata la prima volta ed è solo l’inizio per connettere il mondo intero”, ha scritto ieri in un post lo stesso Zuckerberg, che ha poi continuato lisciando il pelo agli utenti. “Sono così fiero della nostra comunità per tutti i progressi che abbiamo realizzato. Vogliamo dare a ogni singola persona una voce, per promuovere la conoscenza e per includere tutti nelle opportunità che il mondo moderno può offrire”.
Il richiamo è al progetto Internet.org, lanciato proprio da Facebook per portare la connessione alla Rete nelle aree del pianeta più disagiate o più remote. Diversi miliardi di persone ancora oggi non hanno modo di accedere al Web e, con l’iniziativa del social network blu, si spera di abbattere il digital divide. Secondo numeri diffusi recentemente da Facebook, Internet.org è già riuscito a collegare oltre un miliardo di persone in tutto il mondo.
Le modalità con cui Zuckerberg vuole diffondere il verbo della Rete sono diverse, ma la più originale è forse tramite l'utilizzo di droni. Il progetto Aquila prevede una flotta di aerei senza piloti completamente alimentati dall’energia solare, in grado di amplificare il segnale wireless e di rimanere in volo "anche per diversi anni".
Il drone Aquila di Facebook, alimentato completamente a energia solare
La chiave di volta per la diffusione di Internet è sicuramente il mobile. E se c’è un’azienda che conosce bene il valore dell’accesso al Web tramite smartphone e tablet è proprio quella fondata da Zuckerberg. Ogni mese, in media, 1,5 miliardi di persone si collegano a Facebook e l’87% degli utenti che effettuano l’accesso quotidianamente lo fa da mobile. Numeri impressionanti, che significano anche un grosso ritorno economico. A luglio, ad esempio, il social network ha dichiarato che il 76% del fatturato pubblicitario del secondo trimestre è stato generato proprio grazie a smartphone e tablet.