03/12/2016 di Redazione

Twitter dice “sì” e cambia (di nuovo) il capo sviluppo prodotti

L’azienda ha acquisito Yes, startup che realizza prodotti e app per i social network. Il Ceo della società di Palo Alto, Keith Coleman, diventerà responsabile sviluppo prodotti di Twitter: è la sesta nomina in questo ruolo dal 2007 ad oggi.

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Non c’è pace per il ruolo di responsabile dei prodotti di Twitter. L’ultimo dirigente fresco di nomina è Keith Coleman, ma il sito di microblogging ha dovuto cercarlo al di fuori della propria struttura. Coleman è infatti il Ceo di Yes, una startup di una decina di persone rilevata proprio in queste ore da Twitter. La piccola azienda sviluppa app e soluzioni di social networking come Frenzy, “che avvicina gli amici nella vita reale” e Wyd, nata per facilitare la condivisione degli aggiornamenti di status tra gli utenti. Ma la notizia principale non è tanto l’acquisizione di Yes, quanto piuttosto la scelta di nominare Coleman alla guida dello sviluppo di “Bluebird”, che altro non è che la piattaforma core di Twitter. Uno dei prodotti accusati di frenare la crescita della user base del social network negli ultimi due anni.

Un ruolo, quello di Vp of product, vacante dalla scorsa estate. Coleman è il sesto responsabile in quest’area dal 2007 ad oggi e il quarto da quanto l’azienda si è quotata in borsa, a novembre 2013. Il dirigente in passato ha lavorato in Google, dove ha supervisionato lo sviluppo di piattaforme come Gmail, Inbox e Gchat.

Una nuova posizione, insomma, non proprio invidiabile. “L’assunzione chiude un anno turbolento per Twitter, che sta cercando di crescere sotto la guida del Ceo Jack Dorsey”, ha scritto il Wall Street Journal. “Una girandola di product chief e numerosi cambiamenti di strategia negli anni hanno inficiato la capacità di Twitter di trasformare il proprio servizio e di aumentare l’appeal verso le masse”.

 

 

A novembre Adam Bain, chief operating officer della società, ha deciso di lasciare il proprio posto per “esplorare nuove opportunità”. Un altro colpo per il sito di microblogging californiano, considerando che Bain era molto apprezzato all’interno dell’azienda e che alcune fonti lo avevano anche indicato come papabile nuovo Ceo dopo le dimissioni di Dick Costolo, avvenute nell’estate del 2015.

Nel terzo trimestre del 2016 il giro d’affari di Twitter ha toccato i 616 milioni di dollari, pari a una crescita dell’otto per centp anno su anno, mentre l’utenza attiva mensile è salita del 3 per cento. Merito del miglioramento degli strumenti di marketing e della strategia di focalizzazione sui video in streaming. Ma il gruppo, nonostante numeri discreti, ha confermato una riduzione di circa il 9 per cento dei dipendenti.

 

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