23/12/2016 di Redazione

Twitter ha gonfiato le metriche, ma è colpa dell'app

A causa di un errore tecnico, l'app per Android del social network ha conteggiato male i risultati di una campagna pubblicitaria durata cinque settimane fra novembre e dicembre. Un problema che echeggia quello che ha riguardato Facebook a settembre.

immagine.jpg

Su una cose, una soltanto, Twitter non avrebbe dovuto imitare Facebook: sbagliare i conti con gli investitori pubblicitari. Invece anche l'uccellino azzurro pare essere incappato nel medesimo problema del social network di Zuckerberg, che lo scorse settembre era stato costretto ad ammettere di aver fornito agli inserzionisti conteggi non corretti sulle visualizzazioni dei contenuti sponsorizzati. Più precisamente, l'agenzia pubblicitaria Publicis Media si era accorta che le statistiche dichiarate per i video degli inserzionisti non corrispondevano a quelle reali e Facebook aveva verificato e confermato, sottolineando però come si fosse trattato di un errore di calcolo (le visualizzazioni da meno di tre secondi non incidevano sulla statistica del tempo medio di fruizione) e non di un tentativo di giocare sporco. Peraltro lo stesso social network aveva poi scoperto e corretto altri meccanismi responsabili di una distorsione delle statistiche reali.

 

Il caso di Twitter da un certo punto di vista appare più grave, perché colpisce un'azienda già da mesi nell'occhio del mirino dei commentatori. Pur in continua evoluzione – crescita dei contenuti video, dirette streaming, nuovi algoritmi per la personalizzazione del Newsfeed – l'azienda di Jack Dorsey fatica a far crescere i profitti e conseguentemente nell'anno venturo dovrà affrontare alcuni tagli di personale. A chi dovrà andarsene contro il proprio volere si è aggiunto, sua sponte, Adam Bain, ormai ex chief operating officer.

 

 

D'altro canto, gli errori di calcolo di Twitter sembrano essere limitati alla sola app per Android e non all'intera piattaforma, nonché contenuti in una parentesi temporale ristretta. A detta di Business Insider, responsabile della scoperta, un bug contenuto nel codice dell'applicazione ha causato l'errata misurazione dei risultati di una campagna di video advertising programmata fra il 7 di novembre e il 12 di dicembre. Gli inserzionisti, pagando in base alle visualizzazioni (mal conteggiate) avevano dunque pagato più del dovuto.

 

Twitter ha poi confermato l'accaduto con un blogpost in cui ci si limita a parlare di un “errore tecnico” scoperto durante i controlli di routine sul funzionamento dell'applicazione per dispositivi Android. “Il problema è stato superato”, ha specificato l'azienda. “Una volta scoperto, l'abbiamo risolto e abbiamo comunicato l'impatto della vicenda ai partner interessati”.

 

ARTICOLI CORRELATI