27/07/2017 di Redazione

Twitter in picchiata dopo un trimestre difficile

Il social network perde il 12% in Borsa e nel periodo aprile-giugno è rimasto inchiodato a 328 milioni di iscritti. Si è allargato anche il rosso, a 116,5 milioni di dollari e i ricavi sono risultati in flessione del 5%.

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Ad oggi Twitter è un social network bloccato. Fra aprile e giugno il sito di microblogging non è praticamente riuscito ad aggiungere nuovi utenti alla propria piattaforma, che rimane quindi inchiodata a circa 328 milioni di iscritti. La nota positiva, forse l’unica in uno scenario abbastanza complicato, è che rispetto allo stesso periodo del 2016 il 12 per cento di utenti in più effettua il login ogni giorno (su base mensile si è verificato un incremento del 5%). Sul resto, come anticipato, c’è poco da gioire: i ricavi sono calati del 5 per cento, a 574 milioni di dollari (numeri superiori alle attese), e Twitter è risultata in rosso per 116,5 milioni di dollari, pari a 16 centesimi per azione. Perdite che sono quindi cresciute anno su anno: nel secondo trimestre del 2016 il segno meno s’era fermato una volta raggiunti i 107,2 milioni, per 15 centesimi per azione.

In flessione anche i ricavi pubblicitari, fermi a 489 milioni di dollari (meno 8%, superiori comunque alle attese), segno che il social network continua a faticare in fase di monetizzazione. Un dato che, considerando lo stallo della user base, non stupisce. La mancata crescita e la picchiata dei conti sta spaventando gli investitori. Nel momento in cui scriviamo il titolo di Twitter sta cedendo a Wall Street oltre il 13 per cento e viene scambiato a 16,90 dollari.

Una quota ben lontana dai 20 dollari raggiunti soltanto ieri, al culmine di un rally che aveva fatto segnare un più 41,4 per cento dai minimi di aprile, quando il titolo ristagnava a 14,12 dollari. La strategia del Ceo, Jack Dorsey, di ampliare il focus della piattaforma investendo in modo massiccio sui video, non sembra al momento pagare. Se i mercati si convincono che il social network dell’uccellino non può più crescere, potrebbe essere l’inizio della fine.

E la società ha già fatto sapere che la seconda metà dell’anno non sarà migliore della prima, in particolare dal punto di vista delle vendite pubblicitarie. Per il terzo trimestre Twitter si aspetta un Ebitda compreso fra i 130 e i 150 milioni. La media delle stime degli analisti è di 144,1 milioni, decisamente nella parte superiore del range. I numeri del sito di microblogging impallidiscono al confronto di quelli di Facebook, che pure ha pubblicato in queste ore i conti trimestrali.

 

Fonte: Twitter

 

Nel secondo trimestre del 2017 la creatura di Mark Zuckerberg ha fatturato 9,3 miliardi di dollari e migliorato del 71 per cento i profitti rispetto a un anno prima. La piattaforma ha ormai superato stabilmente i due miliardi di utenti attivi mensili e il suo utile netto è stato di 3,9 miliardi. L’87 per cento del fatturato proviene dal mobile advertising.

 

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