19/01/2017 di Redazione

Twitter più “magra”, la piattaforma di sviluppo Fabric va a Google

La piattaforma di sviluppo acquisita nel 2014 è stata ora ceduta al colosso di Mountain View. Fabric continuerà a funzionare, permettendo di creare app stabili e integrate con Twitter. Nelle mani di BiG G passa anche il servizio di crash reporting Crashly

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Una Twitter più snella, o più piccola, a seconda dei punti di vista. Inizia con una cura dimagrante l’anno dell’azienda di Jack Dorsey, reduce dalla firma di una accordo di vendita a Google di alcuni suoi prodotti indirizzati agli sviluppatori di app e di siti Web. Il più importante è Fabric: una piattaforma di sviluppo modulare per applicazioni mobili, che Twitter aveva acquistato nel 2014. I termini economici della vendita a Big G non sono stati svelati, mentre è stato sottolineato che l’Sdk continuerà a funzionare, lasciando agli attuali clienti la possibilità di restare o abbandonare, sulla base dei nuovi termini del servizio. Questi ultimi saranno comunicati ad acquisizione completata.

Fabric è composta da tre kit modulari, grazie ai quali è possibile ottenere applicazioni mobili dotate di stabilità, di capacità di distribuzione e di funzioni di identità ottenibili dall’integrazione con Twitter. Le app così create, infatti, possono sfruttare i sistemi di login del social network e comprendere al proprio interno il suo flusso di notizie e aggiornamenti in tempo reale.  Sotto l’ala dell’uccellino azzurro, in tre anni la piattaforma è arrivata a contare 580mila sviluppatori clienti e ha fatto nascere app che complessivamente raggiungono 2,5 miliardi di utenti.

Le ragioni del passaggio a Google non sono chiare, ma è noto come Twitter stia attraversando anni di cambiamento, anche non facili, nel tentativo duplice di contrastare l’ascesa di Facebook e di rendere più profittevole il proprio modello di business. Nuovi algoritmi dei newsfeed, formati di comunicazione come i Moments, dirette video in streaming (anche con contenuti esplorabili a 360°) sono gli ingredienti piacevoli di una trasformazione che ha però comportato anche dei licenziamenti.

 

 

Ora Fabric verrà integrata all’interno della piattaforma di sviluppo di Google, Firebase. “Ci siamo subito accorti che di condividere la stessa missione”, si legge sul sito dell’azienda acquisita, “cioè quella di aiutare gli sviluppatori mobile a creare applicazioni migliori, a capire i propri utenti e a far crescere il business”. Contestualmente all’Sdk, Twitter passerà alla collega di Mountain View anche il servizio di crash reporting Crashlytics, che aveva acquisito nel 2013 con una spesa di circa 100 milioni di dollari fra denaro e azioni.  Crashlytics diventerà lo strumento di segnalazione dei crash integrato in Firebase. Saranno presto di proprietà di Google anche il servizio di analytics per app Answers, il sistema di login Digital Sms e il sistema di automazione per app FastLane.

 

 

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