30/12/2015 di Redazione

Twitter più severa con terroristi, molestatori e razzisti

Il social network ha modificato le sue regole ampliando e dettagliando la lista dei comportamenti passibili di sospensione o cancellazione dell’account. Vietato promuovere il terrorismo, ma anche incitare all’odio razziale e inibire la libertà di espressi

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Anno nuovo, nuove regole per Twitter. La piattaforma da oggi non tollererà “comportamenti indirizzati a molestare, intimidire e generare paura per mettere a tacere la voce di altri utenti”. L’annuncio è arrivato attraverso un blogpost in cui l’azienda difende la libertà di espressione e il pluralismo delle opinioni, annunciando un giro di vite per chiunque utilizzi toni violenti e intimidatori. Fino a ieri il social network si limitava (nella sezione “Abusi e spam”) a minacciare una sospensione anche permanente degli account di coloro che esercitassero comportamenti vessatori o diffondessero spam.


Oggi, a questa dichiarazione generica e quasi d’obbligo per chiunque operi nel Web se ne sostituisce un’altra, che promette la cancellazione dei tweet, la sospensione temporanea o addirittura la cancellazione a tempo indeterminato dell’account a chiunque tenti di limitare la libertà di espressione altrui con “comportamenti che superano il limite” e si configurano come abuso, molestia, intimidazione o minaccia.


Di certo non può sfuggire come il cambio di regole avvenga in un momento critico per Twitter, riconosciuto mezzo di libertà d’opinione e di cronaca oltre ogni censura ma anche terreno di propaganda e reclutamento per i militanti dell’Isis. E infatti esiste un riferimento esplicito nell’elenco delle regole: sono vietate le minacce di violenza, diretta o indiretta, compresa l’incitazione al terrorismo.

 

 

 

Non si può, inoltre, creare account con lo scopo di molestare altri utenti o inviare messaggi offensivi, né di incitare altri a farlo. Nella definizione di “condotta detestabile” rientrano poi gli attacchi basati su razza, etnia, origine nazionale, orientamento sessuale, sesso, identità sessuale, religione, età, disabilità o malattia. La creazione di account multipli, mirata a evadere la sospensione temporanea o permanente, non è consentita.

 

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