26/10/2017 di Redazione

Twitter riduce le perdite e dà un colpetto alla base utenti

Nel terzo trimestre i ricavi sono diminuiti, ma entro la fine dell’anno il social network potrebbe registrare il primo utile Gaap della sua storia. Gli iscritti attivi su base mensile sono ora 330 milioni, contro i 326 del Q2.

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Twitter è quasi vicina a registrare uno storico utile. Il social network ha pubblicato i conti del terzo trimestre fiscale del 2017, chiuso il 30 settembre, e i numeri hanno riservato due ottime notizie: gli iscritti sono cresciuti, toccando quota 330 milioni utenti attivi su base mensile contro i 326 dei tre mesi precedenti, e le perdite sono state limate a “soli” 21 milioni di dollari (erano 116 milioni nel Q2) su un fatturato complessivo di 590 milioni. Quest’ultimo è però sicuramente un aspetto negativo, in quanto il giro d’affari è sceso del 4 per cento anno su anno (era di 616 milioni) a causa di minori investimenti pubblicitari. Guardando all’immediato, Twitter ha cautamente ammesso che nel trimestre in corso, l’ultimo del 2017, potrebbe addirittura andare in attivo per la prima volta secondo i principi Gaap. Sembra quindi che il piano di rinnovamento voluto dal Ceo, Jack Dorsey, stia iniziando a ingranare.

Il numero uno della società sta cercando di attrarre nuovi utenti al proprio nido, modificando in certi casi anche radicalmente la natura stessa della piattaforma: dall’accelerazione sui contenuti multimediali (in primis i video in streaming) al raddoppio della lunghezza massima consentita per un tweet, portata da 140 a 280 caratteri: una novità che però si trova ancora in fase di testing. I conti di Twitter sono piaciuti ai mercati, che in queste ore stanno facendo guadagnare al titolo del social network azzurro anche il 10 per cento.

Tornando all’analisi del report, il numero di utenti negli Usa è salito da 68 a 69 milioni, mentre gli iscritti attivi su base giornaliera sono cresciuti del 14 per cento. Circa 503 milioni di dollari sui 590 totali di fatturato derivano ovviamente dall’advertising, mentre la parte rimanente dalle licenze di sfruttamento dei dati e da “altre voci”. Il giro d’affari delle inserzioni pubblicitarie a livello internazionale è positivo, con un aumento del 7 per cento, mentre negli Stati Uniti è stato registrato un crollo del 18 per cento.

La pubblicità pesa comunque ancora di più negli Usa, dove genera ricavi per 264 milioni di dollari contro i 239 di tutti gli altri mercati in cui Twitter opera. L’Ebitda è cresciuto del 14 per cento anno su anno, a 207 milioni. “È importante che siano riusciti a controllare le spese e a far aumentare l’Ebitda, ma gli investitori vogliono vedere anche avanzamenti rapidi su altri parametri, come gli utenti attivi su base mensile e sul fatturato complessivo”, ha spiegato a Reuters Michael Pachter, managing director, equity research di Wedbush Securities.

 

Fonte: Twitter

 

Secondo l’analista le prestazioni dei ricavi rimangono ancora un problema, malgrado nella call con gli analisti Dorsey si sia soffermato soprattutto sulla questione degli iscritti, sottolineando come i miglioramenti apportati al prodotto abbiano contribuito a un timido ritorno all’ovile. Nell’elenco delle novità vanno sicuramente inclusi anche lo sforzo diretto a ridurre la circolazione di contenuti violenti, con l’imminente lancio di nuove policy, e l’inaugurazione di un “centro per la trasparenza” sugli spot elettorali.

 

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