13/05/2019 di Redazione

Uber debutta a Wall Street, il titolo perde oltre il 7%

Primo giorno negativo per l’azienda californiana: le azioni hanno chiuso la seduta di venerdì sotto il prezzo di 45 dollari fissato per l’Ipo. La società è valutata circa 76,5 miliardi.

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E anche il giorno di Uber è arrivato: l’azienda di San Francisco ha debuttato a Wall Street venerdì, dopo mesi di attesa da parte di analisti ed esperti di mercato. L’accoglienza non è però stata delle migliori. La società californiana aveva fissato il proprio prezzo a 45 dollari per azione, collocando 180 milioni di titoli. A fine seduta, le contrattazioni si sono chiuse a quota 41,57 dollari per un calo del 7,6 per cento. Il valore di Uber si aggira attorno a 76,5 miliardi di dollari, una cifra di poco superiore all’ultima valutazione stimata ad agosto 2018 (76 miliardi). Si vedrà come proseguiranno le contrattazioni sul titolo dell’unicorno per eccellenza della Silicon Valley. L’Ipo dell’ormai ex startup di ride hailing era una delle più attese degli ultimi anni, dopo il debutto di colossi tecnologici come Facebook e Alibaba.

Una flessione così importante nel primo giorno di contrattazioni potrebbe rappresentare un campanello d’allarme, considerando che anche il diretto competitor Lyft ha dovuto rivedere le proprie ambizioni dopo lo sbarco in Borsa: dagli oltre 78 dollari per azione di fine marzo il titolo dell’azienda è stato scambiato venerdì a poco più di 51 dollari, per una perdita di quasi il 35 per cento.

Secondo quanto riportato dal New York Times, dal 2000 a oggi soltanto 18 aziende quotate sui mercati statunitensi e valutate oltre un miliardo di dollari hanno aperto gli scambi al di sotto del prezzo fissato per l’Ipo. In media, invece, negli ultimi 24 anni i titoli tecnologici hanno guadagnato ben il 41 per cento nel primo giorno di contrattazioni.

 

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