01/04/2016 di Redazione

Un ex di Cisco alla guida della sicurezza made in Italy di Yoroi

Lasciato l’incarico di vice president South Europe nella grande multinazionale, David Bevilacqua ha iniziato una nuova avventura professionale come presidente di Yoroi. Una giovanissima startup italiana, attiva nel campo dei servizi di sicurezza It, che s

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Da un ruolo di dirigente in una multinazionale dell’It alla scommessa su una promettente startup: David Bevilacqua ha fatto il grande passo, dopo il congedo da Cisco (con vent’anni di carriera accumulati, fino al ruolo di vice president South Europe), sposando l’avventura di Yoroi. Una giovane azienda bolognese di cybersecurity attiva dal settembre del 2015, di cui Bevilacqua è presidente e che abbiamo definito “promettente” per più di una ragione. Innanzitutto, perché si colloca in uno dei mercati più in ascesa all’interno del comparto Ict e poi perché il suo giovane fondatore – il trentaquattrenne Marco Ramilli – ha alle spalle esperienze di lavoro in quel di Washington, uno fra i quartieri generali della cybersecurity a stelle e strisce, e una menzione di Gartner nella top-50 delle personalità più influenti nel mondo della sicurezza informatica.

“La parola Yoroi indica l’armatura del samurai: leggera, ma resistente”, spiega Bevilacqua. L’ingrediente centrale dell’offerta è la sandbox, sviluppata da Ramilli su piattaforma open source, mentre il contorno è fatto di servizi di assessment, di monitoraggio dei sistemi, di coordinamento e supporto delle azioni di mitigazione, fruibili con canone mensile.

“Sono devoto a Cisco”, rimarca l’ex vice president della mutinazionale. “La scelta di cambiare è coincisa con i miei cinquant’anni di età e con i vent’anni in azienda. È stata una sorta di allineamento di pianeti”. Diviso fra Milano e Cesena, dove è ubicata la sede operativa della startup, il manager crede nelle potenzialità di Yoroi al punto di promuoverla all’interno del network da lui creato: Mam (acronimo che allude a una citazione dell’Eneide, mens agitat molem, cioè “la mente anima la materia”), una rete d’impresa diretta da Bevilacqua, insieme a Maurizio Camurani, fondatore di Vem Sistemi, e a Mauro Casagrande, ex amministratore delegato di Manutencoop.

 

 

Oltre ad aver incubato Yoroi, al momento Mam include Ideato e Cucuma: la prima è una software house votata all’open source, la seconda si occupa di branding e della comunicazione attraverso un ufficio londinese che sarà punto d’appoggio anche per le altre società della rete. Quest’ultima mira a espandersi inglobando altre startup o piccole società tecnologiche orientate verso il networking, gli analytics e l’Internet delle cose. La strategia è quella di costruire una “filiera”, in grado di proporre un’offerta integrata di prodotti diversi. “Il target principale di Mam”, illustra Bevilacqua, “è la media azienda manifatturiera italiana, un cliente che non viene seguito dai grandi vendor e che invece ha particolare necessità di trovare un interlocutore capace di aiutarla a trasformare il business”.

 

 

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