24/12/2018 di Redazione

Un migliore accesso WiFi per il Cnr di Firenze

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche del capoluogo toscano ha rinnovato la propria infrastruttura con gli access point wireless di Aerohive. Ne hanno beneficiato la sicurezza, la qualità del servizio e la facilità di gestione.

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Firenze, una delle culle della cultura e del sapere italiani, preserva la propria fama anche grazie alla tecnologia. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) del capoluogo toscano ha aggiornato la propria rete informatica con nuovi access point, per rendere più sicuro e gestibile l’accesso WiFi sia da parte dei dipendenti sia da parte degli ospiti. E il cloud è stato un ingrediente essenziale del progetto.

 

Con i suoi oltre cinquecento ricercatori, Il Cnr di Firenze è il più grande istituto di ricerca pubblico in Italia, esteso su cinque edifici che ospitano diverse unità, quali ’Istituto di Biometeorologia e l’Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara”. L’area di ricerca occupa circa 23.000 metri quadrati, inclusivi di un centro congressi, una caffetteria e un bar. La rete wireless esistente non bastava a coprire tutta questa superficie né a sostenere la crescente richiesta di accesso Internet, sia dei ricercatori sia degli ospiti di passaggio (fra cui molti studenti).

 

Chi si occupava di gestire e monitorare l’infrastruttura aveva una scarsa visibilità e faticava a pianificare le attività di aggiornamento o manutenzione, a individuare problemi e ad apportare modifiche. Era così sorta l’esigenza di un cambiamento che rendesse la rete più adeguata al presente, dunque in grado di supportare diversi dispositivi, segnali 2 e 5 GHz e i servizi VoIP utilizzati per telefonate e riunioni. Ma la soluzione avrebbe dovuto essere anche “a prova di futuro”, capace di adattarsi a successive evoluzioni di necessità.

 

“Con oltre cinquecento ricercatori che si spostano su una superficie di 23.000 metri quadri, oltre ai molti studenti e visitatori provenienti da tutto il mondo, avevamo bisogno di una soluzione Wi-Fi solida, semplice da utilizzare e in grado di adattarsi alla domanda”, spiega Alessandro Agostini, responsabile reti e sistemi dell’Istituto di Fisica Applicata Ifac. “In un’area che comprende cinque edifici con strutture all’aperto e un centro congressi, il problema principale erano la stabilità e le prestazioni delle connessioni. Allo stesso tempo si voleva implementare un sistema in grado di mantenere la connessione anche quando gli utenti si muovono all’interno dell’area”.

 

Ulteriore esigenza dell’It era quella di realizzare delle distinte Ssid (service set identifier, il nome con cui la rete si identifica) per i ricercatori e per gli ospiti, in modo da poter gestire la crescente densità di dispositivi connessi ma anche di garantire sicurezza e monitoraggio granulare dell’infrastruttura. Vale la pena notare come molti degli ospiti si fermino al Cnr per periodi più meno lunghi per condurre le proprie ricerche, fatto che crea un ulteriore elemento di complessità.

 

Il team It dell’istituto ha quindi valutato diversi fornitori di access point, decidendo poi in favore di Aerohive sia per ragioni di convenienza sia avendo valutato positivamente le soluzioni del vendor. Integrate con i dispositivi di Dell Emc (di cui Aerohive è partner), queste garantiscono controllo e identificazione delle applicazioni, connettività robusta e capacità di gestire dispositivi e utenti in modo sicuro.

 

Gli access point AP130 e AP1130 sono stati installati in tutto il campus, mentre la gestione della rete è transitata sul cloud attraverso il software HiveManager. Particolarmente utile risulta la funzione di Private Pre-Shared Key, che garantisce connessioni uniche e sicure senza complessità per utenti e dispositivi e che consente a gruppi di utenti di connettersi su un’unica Ssid. Permette, inoltre, di ottenere una rete wireless più scalabile e flessibile, in cui per autenticare un dispositivo è richiesto un numero minimo di operazioni, e include una funzione di login tramite profilo social, molto usata da ospiti e studenti.

 

Il progetto ha generato diversi benefici, migliorando in particolare il servizio di accesso WiFi offerto agli ospiti e allo staff e semplificando il lavoro degli amministratori di rete grazie a HiveManager. Un generale, l’esperienza di navigazione tramite WiFi è ora più stabile e omogenea. Il team It sta ora valutando la possibilità di offrire l’accesso remoto con la soluzione Aerohive Vpn Gateway, capace di garantire agli utenti il medesimo accesso da luoghi diversi (anche dall’estero), estendendo la rete locale del quartiere generali alle sedi remote.

 

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