20/03/2014 di Redazione

Un mondo wireless: la fantascienza è realtà

Quanto c’è di azzeccato nelle previsioni tracciate cinquant’anni fa da Isaac Asimov, che parlavano di un mondo interconnesso e dominato da dispositivi wireless? Molto ma non tutto, come ci racconta un manager di Ipswitch.

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Dalle pagine visionarie del padre della letteratura fantascientifica, a una realtà tangibile e sotto molti aspetti ormai data per scontata. Quello che sperimentiamo ogni giorno è un mondo dominato dalla tecnologia e dalle comunicazioni “senza fili”, sempre più basate sul canale video: uno scenario che cinquant’anni fa, descritto nei libri di Isaac Asimov, suonava come un azzardo sul futuro, e che si è poi puntualmente realizzato.

Alessandro Porro, vice president International sales di Ipswitch, ha analizzato i punti di contatto e le differenze fra le previsioni del grande scrittore e la realtà dell’anno 2014.



Siamo abituati a dare per scontate le tecnologie che ci permettono di rimanere connessi e di comunicare con il resto del mondo anche quando siamo in movimento. Tuttavia, il mondo come lo conosciamo oggi è ben diverso da quello in cui viveva Isaac Asimov, il famoso scrittore di romanzi di fantascienza, che nel 1964 fece una serie di previsioni. Nella raccolta di racconti Io, Robot del 1950, Asimov descriveva come immaginava sarebbe cambiato il mondo in cinquant’anni. Ora che il 2014 è arrivato, possiamo constatare quanto alcune previsioni fossero incredibilmente accurate e come, per certi versi, la tecnologia sia progredita persino oltre le previsioni di Asimov.

Nel 1964 Asimov scriveva: “Nel 2014 gli elettrodomestici non avranno più cavi, ma saranno alimentati da batterie a lunga durata”. La maggior parte di noi possiede un gran numero di dispositivi wireless, come telefoni, notebook e tablet che ci permettono di essere connessi ovunque ci troviamo e di lavorare in mobilità.  Asimov, però, non aveva molto da dire sulle reti che avrebbero reso possibile questa connettività.

Asimov aveva descritto in modo abbastanza dettagliato i dispositivi a noi oggi familiari, come gli smartphone e i tablet: “Le comunicazioni si baseranno su video e audio e potremo vedere le persone con cui parliamo al telefono. Lo schermo potrà essere usato non solo per vedere in faccia gli interlocutori ma anche per studiare documenti, guardare fotografie e leggere libri”. Asimov aveva dunque previsto non solo la videochiamata ma anche la natura multifunzione di molti dei nostri gadget. Ciò che non aveva previsto è che nel 2014 saremmo stati pronti a lasciare il tablet e lo smartphone e anche il concetto stesso di schermo grazie all’avvento della tecnologia indossabile. Con l’arrivo di orologi, occhiali e addirittura parrucche intelligenti, il modo in cui usiamo la tecnologia è destinato a cambiare ancora. Probabilmente, non ci vorrà molto tempo perché questi gadget fantascientifici diventino parte della nostra vita quotidiana.

Un’altra delle previsioni di Asimov riguarda la tecnologia nella scuola. Riferendosi a uno stand della World Fair, scrive: “Parte dello stand General Electric consiste in una scuola del futuro nella quale tecnologie come la Tv a circuito chiuso e le videocassette sono usate come ausili per l’apprendimento”. Molti di noi oggi considererebbero decisamente sorpassato avere un videotape come insegnante.  La tecnologia che aiuta i nostri figli nello studio ha superato le previsioni di Asimov, con le tecnologie wireless che permettono anche ai bambini della scuola primaria di utilizzare i tablet in classe.

Sempre sul fronte della formazione scolastica, Asimov prosegue dicendo: “Gli studenti delle superiori apprenderanno i fondamenti dell’informatica e sapranno usare l’aritmetica binaria”. Sebbene anche i bambini oggi si trovino a proprio agio con la tecnologia e con Internet, in realtà non sono molti quelli esperti in aritmetica binaria, anche se qualcosa sta cambiando grazie all’offerta di corsi programmazione a scuola. Con molta probabilità, il fenomeno si diffonderà ulteriormente e, con l’evolvere della tecnologia, le aziende inizieranno a chiedere ai propri dipendenti una conoscenza più approfondita del suo funzionamento.

Asimov, infine, afferma. “Non tutta la popolazione mondiale godrà in ugual misura dei vantaggi dei gadget del futuro”. In effetti, lo scenario in cui viviamo oggi, con l’accesso a Internet ovunque e i gadget nelle tasche della maggior parte delle persone, è limitato al mondo sviluppato. Per molti Paesi, la tecnologia che noi diamo per scontata è lontana quanto lo era per Asimov cinquanta anni fa. La situazione però è destinata a cambiare, grazie alla diminuzione dei costi della tecnologia.

È incredibile vedere quanta parte del mondo moderno Asimov abbia saputo prevedere ed è altrettanto incredibile quanto la tecnologia wireless abbia caratterizzato le nostre vite in appena cinquant’anni. Non tutte le previsioni di Asimov, però, si sono realizzate. Per esempio, non abbiamo ancora sostituito le finestre con “schermi elettroluminescenti” e nemmeno ci nutriamo con barrette a base di alghe “aromatizzate al tacchino”. Cose che, almeno per ora, restano per fortuna confinate nel regno della fantascienza.

Il nostro mondo diviene sempre più interconnesso, anche gli orologi e le parrucche possono collegarsi alle reti. Questo fenomeno, denominato Internet delle Cose, implica che il lavoro degli It manager diventerà sempre più complicato, dovendo essi gestire e manutenere reti complesse. I responsabili It dovranno attrezzarsi di conoscenze e tecnologie idonee a monitorare e gestire una gamma di nuovi dispositivi man mano che questi si diffonderanno.

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