23/09/2016 di Redazione

Un scooter con giroscopio incrocia il futuro della Apple Car

Nuove indiscrezioni del New York Times suggeriscono un interesse della Mela per Lit Motors, una startup di San Francisco che ha sviluppato uno scooter coperto elettrico. La sua peculiarità è l’impiego di due giroscopi per stabilizzare la guida e far resta

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Il futuro di Apple nel settore dell’automotive sembra ancora tutto da decidersi: fra misteri e indiscrezioni di fonti anonime, oggi spunta il nome di Lit Motors. Una startup di San Francisco, che si aggiunge ai mesi di chiacchiere sul ridimensionamento di Project Titan (il progetto di ricerca e sviluppo, non ufficiale, destinato a creare la futura “iCar” a guida autonoma) e sui licenziamenti decisi a Cupertino. Ultimo capitolo della saga è quanto riferito in questi giorni dal New York Times, sulla base di indiscrezioni: un possibile interessamento di Apple a McLaren, con un investimento cospicuo all’orizzonte o forse addirittura un’acquisizione.

Far entrare nel gruppo Apple un produttore di automotive servirebbe, in effetti, a riempire nel modo più facile e veloce un vuoto di mezzi e competenze sulla realizzazione dell’hardware, cioè delle vetture. È per questo vuoto, forse, che si era parlato del ridimensionamento di Project Titan sul solo sviluppo dei software che dovranno regolare i futuri veicoli a guida autonoma.  I mezzi e le competenze di McLaren, dunque, aiuterebbero la società di Tim Cook a recuperare rapidamente terreno nei confronti di chi – come Google, Uber, Tesla, Ford – oggi è in posizione di vantaggio, avendo già portato su strada alcune sperimentazioni a quattro ruote (o, nel caso di Tesla, già in commercio una vettura elettrica dotata di autopilot, la Model S).

Il nome di Lit Motors non può certo paragonarsi per notorietà a quello della blasonata casa automobilistica inglese, proprietaria fra le altre cose anche dell’omonima scuderia di Formula 1. La giovane startup californiana, tuttavia, potrebbe portare in dote qualcosa di interessante: un particolare tipo di veicolo elettrico, ancora in fase di sviluppo. Non si tratta di un’auto bensì di un mezzo a due ruote simile a uno scooter coperto. In che cosa è speciale? È a prova di caduta, ovvero può restare in posizione verticale anche quando è fermo. Per farlo utilizza due giroscopi, simili a quelli inseriti negli hoverboard a due ruote che iniziano a vedersi in città (in Italia, ancora poco).

 

 

Il C-1, questo il nome del veicolo, per ora non ha una data di debutto in calendario ma si sa già che potrà costare intorno ai 24mila dollari. L’azienda lo descrive come un mezzo da 360 chili, lungo 2,8 metri e alto un metro, in grado di raggiungere una velocità massima di 160 chilometri orari, pensato soprattutto per il trasporto urbano e per gli spostamenti quotidiani fra casa e lavoro. Alimentato con batterie al litio, impiega circa sei ore per ripristinare tutte la carica se attaccato a una comune colonnina di ricarica elettrica (in quelle con l’opzione “quick charge” basta un’ora per ripristinare l’80% della batteria). Le peculiarità stanno nel sistema di guida e di stabilizzazione: i giroscopi tengono in pozione eretta il C-1 quando è fermo, ma gli consentono anche di inclinarsi e di eseguire delle sterzate senza perdere mai stabilità.

A detta di Lit Motors, si condenseranno su un unico veicolo “un’interfaccia simile a quella di un’auto, le dinamiche di una motocicletta” e un’esperienza di guida “intuitiva, davvero unica e molto, molto divertente”. Tre aggettivi che, fra l’altro, ben si prestano a descrivere l’intera offerta di prodotti Apple. Resta comunque da capire come la multinazionale di Tim Cook intenda sfruttare la tecnologia della startup, sempre ammesso che l’acquisizione sia confermata. Per ora, all’indirizzo del New York Times da Cupertino è giunto l’usuale “no comment”.

 

 

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