23/03/2018 di Redazione

Uno smartphone con 512 GB di memoria? Huawei ci prova

Sul sito dell’agenzia regolatrice cinese Tenaa è comparsa una pagina che descrive un dispositivo con un taglio di storage molto generoso. È poco probabile che si tratti del P20, in arrivo fra pochi giorni. Che sia invece il tanto chiacchierato Mate X?

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Huawei potrebbe essere pronta a battere un record: lanciare sul mercato il primo smartphone con 512 GB di storage. Diverse testate specializzate hanno notato una pagina comparsa sul sito dell’agenzia regolatrice cinese Tenaa, che ha pubblicato qualche dettaglio di un nuovo dispositivo a marchio Huawei dotato di 6 GB di Ram e di 512 GB di capacità di archiviazione. Al momento è difficile capire di quale terminale si tratti: il P20 arriverà a breve (la presentazione è fissata il 27 marzo a Parigi) e, secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, il taglio massimo dello storage dovrebbe essere di 256 GB. Che è al momento la quantità massima riscontrabile su altri prodotti dell’azienda cinese. Sono i Mate 9 Porsche Design e Mate 10 Porsche Design, entrambi frutto della collaborazione con la casa di Stoccarda, nata per proporre ai consumatori dispositivi “di lusso”.

Non è da escludere quindi una variante Porsche Design del P20 con questo generosa quantità di storage, ma le possibilità sono minime. Più probabile invece che si tratti del tanto chiacchierato Mate X, un terminale completamente nuovo a cui Huawei starebbe lavorando in gran segreto. Tralasciando al momento le voci di corridoio, è certo che i produttori si stiano orientando sempre più verso device dotati di grandi capacità di archiviazione interna, allo scopo di “ospitare” applicazioni e contenuti (soprattutto video) molto più pesanti che in passato.

Specifiche che avvicinano gli smartphone a quelle dei computer: 512 GB di storage, solo per fare un esempio, sono superiori a quelli che si possono usualmente trovare sulla maggior parte dei Macbook Pro di Apple. La stessa Mela ha deciso l’anno scorso di rivedere al rialzo le capacità dei propri cellulari, introducendo con l’iPhone X la variante da 256 GB (e partendo, per questo modello, da 64 GB e non più da 32 GB).

L’industria si sta muovendo in parallelo per sostenere questa domanda. Samsung, ad esempio, ha avviato a fine 2017 la produzione di massa di memorie eUfs da 512 GB appositamente progettate per i telefoni, basate su chip V-Nand a 64 layer. Le soluzioni sudcoreane toccano 860 MB/s e 255 MB/s rispettivamente in lettura e scrittura sequenziale, mentre per le operazioni con dati casuali si arriva a 42mila e 40mila Iops in lettura e scrittura.

 

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