17/03/2012 di Redazione

Viaggiatori online: liberi di volare e di cambiare idea

Il nuovo servizio Change Your Flight, creato da una start up catalana, promette di far recuperare almeno una parte del costo del biglietto aereo a chi è costretto ad annullare o riprogrammare la partenza. Ogni giorno le compagnie volano in Europa con oltr

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A chi non è mai capitato di maledire i contrattempi o la semplice impulsività di aver prenotato un volo, sulla spinta di tariffe scontate, per poi dover annullare o rimandare il viaggio e perdere dunque l’intero valore del biglietto? Per limitare i danni economici di contrattempi che appartengono al futuro non prevedibile, c’è oggi un nuovo servizio online, Change Your Flight, che permette di ottenere rimborsi parziali dei biglietti già acquistati.


Come funziona? Il sito invita gli utenti a inserire una segnalazione compilando una scheda con i dati del volo che non si intende utilizzare; la compagnia aerea coinvolta viene poi contattata da Change Your Flight, che lavora come sorta di intermediario per cercare di ottenere una compensazione economica quanto più vicina possibile al prezzo sborsato originariamente, ed eventualmente anche un buono sconto per un volo successivo. E per gli inguaribili indecisi, è sempre possibile annullare in qualsiasi momento la richiesta.

L’idea, semplice ma geniale, nasce da una start up di Barcellona  selezionata, addirittura prima del lancio ufficiale, dal Wall Street Journal come una delle sei iniziative imprenditoriali più promettenti nate in Spagna. Il servizio funziona già da qualche mese, cioè da dicembre del 2011, per tutti i passeggeri di Air One, ma sono in corso trattative per coinvolgere altri carrier.

"Tutti, prima o poi, rischiamo di trovarci a fare i conti con imprevisti che possono stravolgere i nostri programmi di viaggio – ha sottolineato José Luis Vilar, cofondatore della start up insieme a  Iñaki Uriz – e per quei passeggeri che, come noi, non sempre acquistano biglietti con tariffe flessibili, l’imprevisto è destinato a trasformarsi in seccatura. Così, stanchi di vedere i nostri biglietti finire nella spazzatura, abbiamo pensato di lavorare a una nuova soluzione, quella che ancora mancava".

Insomma, l’idea è un po’ quella di liberare chi deve riprogrammare un viaggio da almeno una delle complicazioni logistiche e da un danno economico connesso al dover riprogrammare la data della partenza o rientro. Lo slogan del servizio, non a caso, è: If you change your mind, we can change your flight.

Il sistema si basa inoltre su una semplice considerazione: la compagnia aerea non ha nessun interesse a volare con posti vuoti, mentre se avvertita per tempo ha l’opportunità di vendere una seconda volta la tratta lasciata libera da chi disdice, emettendo un rimborso parziale.

Attualmente, di tutti i biglietti venduti da compagnie aeree low-cost, il 7% non viene effettivamente utilizzato, e solo in Europa questo fenomeno costa ai passeggeri più di un miliardo di euro l’anno. I vettori, d’altra parte, si ritrovano ogni giorni a volare con oltre 40mila posti vuoti e regolarmente prenotati.



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