28/10/2016 di Redazione

Video, adv ed elezioni Usa spingono Twitter, ma confermati i tagli

Nel terzo trimestre il giro d’affari ha toccato i 616 milioni di dollari, +8% anno su anno, mentre l’utenza attiva mensile è salita del 3%. Merito del miglioramento degli strumenti di marketing e della strategia di focalizzazione sui video in streaming (c

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Twitter continua a trasformarsi, a migliorare i propri strumenti di comunicazione e di advertising, e continua a cavalcare bene l’onda dell’attualità. In particolare quella politica, statunitense e mondiale, oggi focalizzata sul duello fra Hillary Clinton e Donald Trump. I risultati del terzo trimestre di quest’anno, appena comunicati agli investitori, descrivono un giro d’affari in crescita dell’8% anno su anno, con 616 milioni di dollari raccolti nel quarter, in gran parte per merito della pubblicità (545 milioni di dollari) e per il resto grazie ad attività di data licensing e altro (71 milioni).

Ed è finalmente ripartita anche la crescita dell’utenza, vera spina nel fianco di Twitter nell’ultimo anno: nel periodo, la media degli iscritti attivi almeno una volta al mese è stata di 317 milioni, con un incremento del 3% rispetto al terzo trimestre dell’anno scorso e di quattro milioni di utenti in più rispetto al trimestre primaverile. Il dato degli utenti attivi su base quotidiana è ancora migliore: la crescita anno su anno è stata del 7%.

A detta dell’azienda, il merito è dovuto soprattutto al miglioramento del prodotto, cioè sia dell’esperienza utente (con la rinnovata Timeline, con la creazione di notifiche più rilevanti e con la spinta dei contenuti video, anche in streaming) sia dei meccanismi di visualizzazione e fruizione dei contenuti pubblicitari (minori tempi di caricamento e l’integrazione con il DoubleClick Campaign Manager di Google, per esempio). “I miglioramenti di prodotto mostrano di avere un impatto diretto positivo sulla crescita dell’audience, dell’engagement e della monetizzazione”, si legge nella nota indirizzata agli azionisti. La strategia per i prossimi mesi sarà quella di “portare valore in tre aree chiave del nostro servizio: l’utenza, il contenuto e il fatturato”.

Per farlo, si continuerà per esempio a migliorare l’esperienza di “onboarding”, cioè di introduzione alla piattaforma, ai suoi contenuti e funzionalità per i nuovi iscritti. Twitter ha sottolineato, inoltre, come la nuova Timeline basata su algoritmi di intelligenza artificiale continuerà a migliorare nel tempo, per presentare agli utenti contenuti sempre più in sintonia con i loro interessi. E poi i video: grazie a decine di nuovi accordi con editori e canali televisivi, debutteranno nuovi appuntamenti di diretta streaming settimanali e quotidiani.

Finora, il responso per questo genere di contenuti è stato “in grande maggioranza positivo”. E, come si diceva, Twitter ha saputo sfruttare bene l’interesse dei cittadini statunitensi e non solo per la campagna elettorale presidenziale: le dirette di Bloomberg dei primi due dibattiti di Hillary Clinton e Donald Trump hanno attratto, ciascuna, una media di 3,3 milioni di spettatori. Il solo secondo faccia a faccia fra i due candidati ha generato un mare di 16 milioni di “cinguettii” di commenti: è stato il dibattito elettorare più twittato di sempre.

 

 

La nota dolente, in uno scenario non certo negativo, sono i licenziamenti all’orizzonte, già oggetto di rumors e ora confermati. Si era parlato in precendeza di un taglio dell’8% della forza lavoro globale della società, mentre l’annuncio ufficiale è una “riduzione che interesserà circa il 9% delle posizioni”, ha chiarito l’azienda. “Focalizzandosi prevalentemente sulla riorganizzazione delle vendite, sulle partnership e sulle attività di marketing, la ristrutturazione è mirata a generare maggiori efficienze e portarci verso l’obiettivo della profittabilità Gaap nel 2017”.  Con queste prospettive all’orizzonte, chissà che per l’uccellino azzurro non ripartano le offerte di acquisto, dopo i recenti passi indietro di Google, Walt Disney Company e Salesforce.

 

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