06/09/2018 di Redazione

Vivendi a testa bassa contro Elliott: “Gestione disastrosa di Tim”

L’azionista di maggioranza relativa dell’operatore critica duramente il Cda scelto a maggio dal fondo statunitense: “La governance sta fallendo, perso il 35% del valore azionario”. L’ex monopolista rimanda le accuse al mittente e sottolinea la concorrenza

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“La nuova governance di Tim sta fallendo: la diffusione di rumors, tra cui quella di un’uscita del Ceo, stanno causando delle disfunzioni che sono dannose per il buon andamento e i risultati” dell’operatore. Non ha usato mezzi termini Vivendi per attaccare Elliott, il fondo statunitense che dallo scorso 4 maggio ha preso il controllo del consiglio di amministrazione di Tim. Il gruppo francese, uscito sconfitto dopo una lunga battaglia con la controparte americana, si è detto “profondamente preoccupato per la disastrosa gestione di Tim da quando (Elliott, ndr) ha preso il controllo del suo Consiglio di Amministrazione dopo l’Assemblea degli azionisti del 4 maggio”. Il colosso transalpino presieduto da Vincent Bolloré ha evidenziato anche le prestazioni del mercato azionario, definite “drammatiche”.

“Il prezzo delle azioni di Tim è calato del 35 per cento circa dal 4 maggio 2018, ed è al suo livello più basso in cinque anni mentre nel suo documento di posizione del 9 aprile 2018, Elliott ha promesso il raddoppio del prezzo delle azioni nei prossimi due anni”, ha fatto sapere Vivendi in una nota.

Nell’attaccare a testa bassa il fondo a stelle e strisce, l’azienda francese non ha fatto comunque proposte per l’immediato futuro, pur essendo azionista di maggiorana relativa di Tim con il 24 per cento. Vivendi si è detta tuttora convinta “dell’importante potenziale di sviluppo” dell’ex monopolista. Immediata la risposta di Fulvio Conti, presidente dell’operatore dallo scorso maggio su proposta di Elliott.

Conti ha espresso “profondo rammarico” per delle accuse definite “assurde e infondate”, aggiungendo che “il board nella sua interezza, sin dalla sua nomina, sta lavorando per attuare il piano strategico ideato da Vivendi”. Il riferimento è al progetto triennale presentato a marzo dal Ceo Amos Genish, che punta tutto sul processo di trasformazione digitale della compagnia. Secondo il board di Tim, le difficoltà incontrate in questi mesi sul fronte azionario sono imputabili in parte anche all’ingresso nel nostro Paese di Iliad, che in soli cento giorni di attività ha registrato due milioni di clienti.

La filiale italiana dell’operatore francese, fondato da Xavier Niel, ha pubblicato proprio ieri i conti del primo semestre: i ricavi sono stati pari a nove milioni di euro, con un Ebitda negativo per 28 milioni. La perdita, ha spiegato la telco, è imputabile ai costi di roaming, agli oneri di struttura e soprattutto alle ingenti spese di lancio e di marketing. Per celebrare i primi due milioni di clienti, Iliad ha lanciato un’offerta ancora più aggressiva: 50 GB di traffico in Italia e 4 GB in Europa, chiamate ed Sms illimitati a 7,99 euro al mese per sempre. Come risponderanno i concorrenti?

 

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