Il margine di utile di VMware nei conti del 2014 si è assottigliato, ma per una buona, ottima causa: l’acquisizione di AirWatch. Così l’azienda sussidiaria di Emc, specializzata in virtualizzazione e cloud, ha motivato il calo del 13% alla voce utile netto, valore arrivato nei dodici mesi a 886 milioni di dollari e a 2,04 dollari per azione dopo la diluizione, contro gli 1,01 miliardi di dollari e i 2,34 dollari per azione dell’esercizio 2013. Completato nel primo trimestre dello scorso anno, l’acquisto di AirWatch (società specializzata in servizi di sicurezza e di gestione dei dispositivi mobili) era costato a VMware 1,54 miliardi di dollari.
Al netto di questo corposo investimento, il business è florido: il fatturato annuale di VMware ha superato per la prima volta i 6 miliardi di dollari, 6,04 per la precisione, con un incremento del 16% rispetto al 2013. Il reddito operativo per il 2014 è stato di 1,03 miliardi di dollari (-6%), mentre il reddito operativo Non-Gapp è stato di 1,88 miliardi di dollari (+6%)
Le stesse dinamiche si ritrovano osservando solo l’ultimo spicchio dell’annata, il trimestre ottobre-dicembre, in cui l’azienda ha fatturato 1,70 miliardi di dollari (di cui 777 milioni derivanti dalla vendita di licenze), ovvero il 15% rispetto allo stesso periodo del 2013, e ha ottenuto utili netti pari a 326 milioni di dollari e 0,75 dollari per azione dopo la diluizione, in calo del 2%.
“I nostri clienti continuano a scegliere VMware perché offriamo un nuovo modello It, progettato per rendere disponibile, rapidamente e automaticamente, qualsiasi applicazione in qualsiasi luogo, senza sacrificare l’esigenza di sicurezza”, ha dichiarato il Ceo, Pat Gelsinger. “Nel 2014 per la prima volta avviamo superato la soglia dei 6 miliardi di dollari di fatturato”.