22/10/2019 di Redazione

Vmware insieme alle Università per colmare lo skill gap

Raffaele Gigantino, country manager della filiale italiana, ha impresso una decisa accelerazione alle attività formative e alla costruzione di un forte legame con scuola e Università, perché da lì arriveranno i leader del futuro, e devono essere preparati

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Secondo un sondaggio condotto da YouGov per Vmware su oltre 1.000 italiani adulti, la tecnologia oggi è al centro della vita quotidiana per il 62% degli intervistati. Ancora, il 48% ritiene che la tecnologia abbia permesso loro di guadagnare tempo libero nella vita privata, mentre il 56% confida nel potenziale dell’hi-tech per migliorare le condizioni ambientali e contrastare il cambiamento climatico.

Ma la ricerca ha evidenziato anche alcune note dolenti, soprattutto sul fronte culturale: il 39% degli intervistati ammette di possedere una scarsa conoscenza di nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, l’Internet of Things o la blockchain. Il 30%, per esempio, crede che l'Intelligenza Artificiale si identifichi con la robotica.

“Trasformazione digitale, AI e Iot sono le tre parole chiave che Vmware ha adottato ormai da tempo”, commenta Raffaele Gigantino, country manager di Vmware Italia, “ma non sono semplicemente parole. Pensiamo infatti all’acquisizione di Bitfusion, che possiede la tecnologia per virtualizzare le Gpu, utilizzate in passato per i videogiochi e oggi per l’Intelligenza Artificiale”.

 

Raffaele Gigantino

 

Tornando al fattore culturale, Gigantino a impresso su questo fronte una decisa accelerazione all’attività di Vmware: “La cultura digitale è per noi un punto focale della strategia, anche perché esiste un gap tra conoscenza e fiducia che rappresenta un forte potenziale di crescita, mentre il 40% degli intervistati si dichiara scarsamente preparato, l’85%, ad esempio, ha fiducia nella tecnologia per il supporto alle persone anziane (pensiamo agli sviluppi futuri della telemedicina)”.

Colmare lo skill gap esistente è una delle priorità di Vmware in Europa, ma lo è ancora di più per la filiale italiana. “Da quando ho assunto il ruolo di country manager ho cercato di dare la massima importanza all’ambito dell’education”, prosegue Gigantino, “ho fortemente voluto un team dedicato al comparto delle Università e della scuola in generale, perché è da qui che arriveranno i leader del futuro, che tra l’altro opereranno in un ambiente completamente diverso da quello che conosciamo oggi”.

È di luglio la notizia di un memorandum di intesa siglato tra la multinazionale e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (Crui), volto a identificare e realizzare iniziative di education congiunte su tutto il territorio. Le iniziative, iniziate dopo l’estate, comprendono incontri formativi, seminari e lezioni che si tengono nelle principali Università e che coinvolgono sia studenti sia docenti e personale accademico. Gli argomenti spaziano nell’ambito delle competenze digitali tipiche di Vmware, come cloud networking, sicurezza e digital workspace. “Solo così”, dice Gigantino, “riusciremo a preparare la nuova generazione di specialisti in tematiche difficili ma strategiche, come la data science, la cloud architecture, la sicurezza e l’Intelligenza Artificiale”.

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