09/07/2012 di Redazione

Web e nuovi media: il video impazza anche in Italia

Secondo Iab Italia, il 60% degli internauti nostrani guarda abitualmente la televisione su Internet, il 57% lo fa tenendo contemporaneamente un occhio sullo schermo della Tv tradizionale e un altro su quello del Pc. La convergenza fra media domina i consu

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Più Tv online per tutti: il fenomeno della fruizione di contenuti video su Internet, un tempo terreno di sperimentazione battuto per lo più degli heavy user, è ormai patrimonio di massa. Anche nello Stivale, come misurato da Iab Italia: la percentuale di internauti tricolori avvezzi al consumo di video online è ormai pari al 60%, un dato che evidenzia dal 2010 a oggi una crescita del 19% su base mensile.

Ed è in aumento anche il numero degli ascoltatori della radio online, che rappresentano oggi il 63% degli utenti Internet, con un incremento del 33% su base mensile nell’ultimo biennio.

La top five delle categorie di siti frequentati almeno mensilmente (fonte: Iab Italia)


Merito delle connessioni a banda larga e dell’ampliamento dell’offerta, tra l’immenso ed eterogeneo archivio di You Tube e i canali televisivi che sempre più integrano un servizio di streaming sul proprio sito. Merito, anche, del diffondersi di uno stile di consumo sempre più convergente e multitasking, che mescola e sovrappone la fruizione televisiva e radiofonica tradizionale a quella dei video e dei canali di streaming online.

Si tratta certamente di un trend internazionale, capace di rovesciare parzialmente le infelici sorti degli investimenti pubblicitari, che stagnano su tutti i media tranne che sul Web (a +14% nel 2011 nel Vecchio Continente, secondo i dati di Iab Europe). E l’Italia non fa eccezione: lo scorso anno nel nostro Paese sono stati investiti 48 milioni di euro in online video, ovvero circa un decimo (10,5%) del del totale dell’online display, pari a 455,6 milioni.

Per il 2012 Iab prevede che gli investimenti in pubblicità legata ai contenuti video sul Web raggiungano gli 89 milioni, con un incremento stimato dell’+85% rispetto al 2011. Si tratta in parte di una disponibilità a investire creata ex novo, e in parte di un travaso di budget fra canali: le rilevazioni di Iab dicono che attualmente  il 2,5% degli investimenti pubblicitari destinati alla Tv tradizionale viene dirottato sul video online.

Nuovi stili di consumo, contenuti tradizionali
Come si diceva, la convergenza fra mezzi di comunicazione è uno degli elementi che stanno modificando il consumo di contenuti multimediali in terra italica. Il 57% degli utenti Internet del nostro Paese è abituato a una fruizione multitasking, cioè naviga mentre guarda la Tv tradizionale, nel 47% dei casi andando alla ricerca di informazioni o contenuti correlati a ciò che viene trasmesso sullo schermo televisivo.

Il 41%, invece, accede alla rete utilizzando più di un device, ovvero principalmente da Pc e a seguire da smartphone, tablet e console, in ordine di preferenza. Gli italiani che guardano la Tv sul Web, inoltre, sono più propensi ad avere uno smartphone: a fronte di una media europea di telespettatori online del 58%, il 62% di quelli italiani possiede uno smartphone. Nell’83% dei casi (contro l’81% della media europea), il dispositivo mobile posseduto è in grado di accedere a Internet.

Per che cosa viene sfruttata tutta questa connettività? Principalmente per l’intrattenimento, una categoria composita: il 58% dei telespettatori online italiani scarica musica da mobile (ben più della media continentale del 47%), il 54% utilizza le app per accedere a quotidiani e magazine (contro il 49% del dato europeo), il 51% scarica o usa videogiochi (contro il 39%), ancora oltre un terzo, il 36% (contro il 31% europeo) scarica film, programmi televisivi o videoclip.

La fruizione di contenuti video per categoria (Italia vs Europa)


I siti di entertainment sono al primo posto anche per la fruizione di Tv sul Web, e anche in quest’ambito l’Italia primeggia: l’89% dei telespettatori online nostrani dichiara di visitare mensilmente siti di intrattenimento per visionare contenuti video (contro l’85% dei telespettatori online europei); il 76% lo fa per ascoltare musica (vs 76%), il 63% per seguire eventi e notizie sportive (vs 53%), il 58% per giocare (vs 54%).

Da dispositivo mobile o da Pc, è chiaro come Internet stia diventando il canale preferenziale per la fruizione di contenuti tradizionali, quali programmi televisivi, radiofonici e – soprattutto – news: il 94%, degli internauti italiani legge le notizie online, dato che segna un aumento del 37% su base mensile dal 2010.


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