29/02/2016 di Redazione

Whatsapp e le pulizie di primavera: addio a Blackberry

Entro la fine del 2016 la popolare app di messaggistica interromperà il supporto per tutti i sistemi operativi del gruppo canadese. Nell’elenco anche Nokia S40, Nokia Symbian S60, Android 2.1 e 2.2 e Windows Phone 7.1. Queste piattaforme, secondo gli svil

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Cattive notizie per Blackberry. Questa volta i dati di mercato non c’entrano, ma la news rappresenta davvero il segno dei tempi. Whatsapp ha annunciato che, entro la fine del 2016, interromperà il supporto per tutti i sistemi operativi mobili realizzati dalla casa canadese, incluso il Blackberry 10. Nell’elenco dei “dead man walking” compaiono anche altri os datati come Nokia S40, Nokia Symbian S60, le piattaforme Android 2.1 e 2.2 e Windows Phone 7.1. La decisione del team di Whatsapp arriva in concomitanza con le celebrazioni per il settimo anniversario della più popolare applicazione di messaggistica istantanea del mondo, che conta oltre novecento milioni di utenti e circa dieci miliardi di messaggi scambiati ogni giorno.

“Questi sistemi sono stati una parte importante della nostra storia, ma oggi non sono più in grado di offrire le caratteristiche di cui abbiamo bisogno per espandere in futuro le funzionalità della nostra app”, ha scritto la società in un blog post. “Quando iniziammo nel 2009, l’uso dei device mobili era molto diverso. L’Apple App Store aveva solo qualche mese. Circa il 70% degli smartphone venduti utilizzava sistemi operativi realizzati da Blackberry e Nokia, mentre gli os di Google, Apple e Microsoft – il 99,5% del mercato odierno – rappresentavano soltanto il 25% del totale”.

Per continuare a utilizzare Whatsapp, quindi, entro la fine dell’anno i possessori di cellulari basati su queste piattaforme non avranno altra scelta che acquistare qualche altro modello, dotato di versioni più recenti di Android, di iOs o di Windows Mobile. Pur rappresentando soltanto il “fine vita” di un’applicazione, la scelta di Whatsapp rappresenta senz’altro una batosta per Blackberry, in grado sette anni fa di dominare lo scenario degli smartphone con il 70% di quote di mercato.

Per cercare di risollevarsi dallo 0,2% di fetta di torta attuale (dati Gartner dell’ultimo trimestre dell’anno scorso), il gruppo canadese ha lanciato nel 2015 il Priv, primo cellulare della casa basato su Android e non più su sistemi operativi proprietari. Il dispositivo, promosso come device ultrasicuro, è arrivato a fine dicembre anche in Italia, al prezzo suggerito dal produttore di 849 euro. Oggi è però possibile trovarlo negli shop online sotto gli 800 euro.

 

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