Pur pagato a peso d’oro, 19 miliardi di dollari, WhatsApp finora si sta dimostrando un ottimo acquisto per Facebook. L’applicazione di instant messaging gratuito ha superato gli 800 milioni di utenti attivi su base mensile, un numero (annunciato dal Ceo, Jan Koum) che rischia addirittura di non rendere giustizia al servizio, dal momento che quasi tutti i suoi habitué lo usano ogni giorno sui loro iPhone, smartphone Android, Windows Phone e BlackBerry. WhatsApp galoppa velocemente, perché solo lo scorso agosto gli utenti attivi mensili erano 600 milioni, e in gennaio 700.
L’obiettivo, ambizioso ma fattibile, è quello di arrivare a fine anno conteggiando un miliardo di utilizzatori mensili. Di meglio, tra le piattaforme social (WhatsApp non è un social network, ma rientra nel medesimo “stile di vita” e di comunicazione digitale), si può dire soltanto di Facebook, arrivata a fine 2014 a 1,39 miliardi di utenti mensili, mentre Twitter si ferma a 288 milioni e Instagram a 300 milioni.
Di pari passo con l’aumento dell’utenza viaggiano le funzionalità, sempre più numerose e ricche, di WhatsApp. Dopo la recente aggiunta delle chiamate vocali, la novità di questi giorni è il backup delle conversazioni su Google Drive, adesso possibile (ma non obbligatorio) per chi utilizza l’applicazione su un terminale Android. L’ultima versione dell’app, la 2.12.45, permette di scegliere se eseguire un salvataggio delle chat sul cloud di Google, impostando anche la frequenza dei backup – su base giornaliera, settimanale o mensile – e il metodo (via WiFi o rete mobile).
Gli utenti attivi mensilmente erano 700 milioni a gennaio; ora sono 800 milioni.
Anche gli allegati multimediali, ovvero foto, video e clip vocali, vengono salvati sulla nuvola, motivo per cui è consigliabile impostare il backup su WiFi per evitare che la procedura risulti troppo lunga e laboriosa. Attenzione, però: al momento la release 2.12.45 non è ancora stata pubblicata sul Play Store di Android ma è scaricabile nella versione beta.