06/03/2018 di Redazione

Wildix cresce puntando su sicurezza e Business Intelligence

La multinazionale italiana ha fatto segnare crescite a due cifre in tutti i Paesi dove è presente, grazie alle tecnologie innovative e al supporto dei partner di canale.

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Il successo di Wildix? Dipende da tre fattori: un sistema di licenze semplice, un’attività assidua di formazione e consulenza e cinque anni di garanzia sui prodotti. In più, il rilascio di soluzioni che operano in totale sicurezza”. A dirlo, durante la convention annuale della società tenutasi a Venezia, sono Stefano e Dimitri Osler, rispettivamente Ceo e Cto della società.

 

La società trentina si è imposta in pochi anni nel settore delle Unified Communications, arrivando a competere in tutto il mondo con le più grandi multinazionali statunitensi ed europee grazie ai centralini e alle comunicazioni audio e video basati sul Web. Operativa dall’anno scorso anche negli Usa (dove nel primo anno ha generato un volume d’affari di 300mila dollari), Wildix ha fatturato nel 2017 circa 11 milioni di euro, con una crescita del 58% rispetto all’anno precedente.

 

Le aree dove la multinazionale italiana è cresciuta di più sono quella di lingua tedesca (+138%, superando 1,1 milioni di euro) e la Francia (+87%, toccando i tre milioni). L’Italia, pur crescendo meno di altre nazioni in termini assoluti (naturalmente è il mercato in cui Wildix è attiva da più tempo), ha fatto segnare un +34%, l’incremento più alto mai registrato negli ultimi anni, arrivando a 5,6 milioni di euro di fatturato.

 

I miglioramenti che abbiamo apportato nell’ultimo anno alle nostre soluzioni”, ha dichiarato Dimitri Osler, “sono nell’area della Business Intelligence, che permette di analizzare le informazioni relative alle comunicazioni per migliorare il servizio agli utenti, e nella collaboration, che consente di incrementare l’efficienza del lavoro di team”.

In particolare, la tecnologia Wildix permette di trascrivere automaticamente il testo dei messaggi lasciati nelle caselle vocali e di inviarli via email al destinatario della chiamata, di trasformare il numero del chiamante in un nome e cognome anche se questo non è presente in rubrica, e di prendere o rifiutare una chiamata entrante direttamente dalla notifica “push” ricevuta sul cellulare.

 

Per quanto riguarda l’hardware, le novità si concentrano sulle nuove cuffie antirumore, su quelle wireless W-Air (disponibili nel corso di quest’anno e in grado di essere controllate anche da smartphone) e sul supporto per audio via Usb dei dispositivi di tutti i vendor leader di mercato, tra cui Sennheiser, Jabra e Plantronics. Sul fronte della videoconferenza arrivano la nuova videocamera Ubiconf Rtc con angolo di visione di 120 gradi e audio a 360 gradi (completamente plug and play), la Ubiconf Station (full Web Rtc, plug and play con risoluzione 4K) in grado di gestire fino a tre partecipanti e la soluzione Ubiwebinar, per gestire fino a 100 partecipanti. Tutte le nuove soluzioni Wildix sono progettate per essere conformi alle regole Gdpr, che entreranno in vigore il 25 maggio.

 

 

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