Per rinnovare l’esperienza Windows, Microsoft sta valutando un bel cambiamento nel sistema di distribuzione degli aggiornamenti: aprire la porta al peer-to-peer. Così risulta dall’ultima build di Windows 10 trapelata in rete, la numero 10036, ancora una versione di lavorazione non rilasciata agli iscritti al programma Insider ma, probabilmente, destinata a esserlo nei prossimi giorni o settimane. Fra le innovazioni di questa build, la più interessante riguarda infatti la possibilità di scaricare gli aggiornamenti del sistema operativo e delle applicazioni non solo con il metodo classico (dai server di Windows Update) ma anche da altri Pc collegati in una rete locale o al Web.
I vantaggi sono chiari: sfruttando il download da più fonti, aggiornare il sistema può diventare un’operazione più rapida e che impatta con un minor carico sui server di Microsoft. Per le reti aziendali, inoltre, diventerebbe possibile scaricare gli update su un solo computer e da qui distribuirli agli altri dispositivi del circuito.
L’opzione p2p, invece, appare sensata alla luce dell’acquisizione, nel 2013, di Pando Networks, società titolare di una tecnologie di file sharing simile a quella di BitTorrent. Per capire se l’apertura ai diversi metodi di update diventerà parte di Windows 10 bisognerà comunque attendere il rilascio della prossima build pubblica.
La numero 10036, in questa versione “di lavorazione”, introduce ulteriori novità relative all’interfaccia. Fra queste, un’opzione che velocizza il passaggio dalla modalità desktop alla modalità tablet (a mattonelle): mentre attualmente serve una conferma manuale, si potrà transitare da una visualizzazione all’altra semplicemente staccando e riattaccando la tastiera di un Pc ibrido allo schermo; oppure, si potrà bloccare il sistema in una delle due modalità o, ancora, conservare la modifica manuale. In questa versione della preview di Windows 10 cambia anche leggermente lo stile grafico, più arrotondato in alcune icone e altri elementi.