06/09/2017 di Redazione

Windows 10 Pro gratis per più tempo, mentre Seven persiste

Per i possessori di Surface Laptop con a bordo Windows 10 S, Microsoft ha esteso di tre mesi, fino alla fine di marzo 2018, il periodo di aggiornamento gratuito all'edizione “Pro” del sistema operativo. Intanto, Windows 7 è ancora la scelta di quasi un ut

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Windows guarda al futuro, ma resta anche (non per sua volontà) saldamente ancorato al passato. Microsoft continua a spingere i propri utenti ad aggiornarsi all'ultima versione del sistema operativo, ma – complici forse l'abitudine, la pigrizia, il timore del cambiamento o la consapevolezza di disporre di una macchina datata – nel mondo il 48,4% dei dispositivi desktop risulta ancora impiegare Windows 7. Così illustrano i dati di NetMarketShare riferiti al mese di agosto e relativi allo scenario dei sistemi operativi installati sui computer che navigano in rete.

Lasciando a macOS un 3,59% e a Linux un 3,37%, la piattaforma di Microsoft è ancora indiscussa dominatrice, ma la quota di Windows 10 sfiora solo il 28%. I predecessori 8 e 8.1 occupano un residuale 7% di Pc, mentre l'obsoleto Xp resiste, ancorato a un 6% di utenti evidentemente non spaventati dall'assenza di supporto e aggiornamenti di sicurezza per questa versione. L'altra sorpresa è, si diceva, Windows 7, ospite su quasi un computer su due. Lo sfortunato Vista non compare nemmeno esplicitamente nella torta di NetMarketShare, bensì è convogliato all'interno del 3,12% dei sistemi operativi “altri”.

 

 

Per quanto riguarda, invece, la spinta verso il futuro di Microsoft, la notizia di questi giorni è la decisione di prolungare di tre mesi il periodo concesso ai possessori di Surface Laptop con a bordo Windows 10 S per aggiornarsi a Windows 10 Pro: il nuovo termine temporale è il 31 marzo del 2018. Pur nati con una vocazione “scolastica”, questi portatili sono abbastanza potenti da poter sostenere agilmente l'edizione professionale e più completa del sistema operativo.

Vista da un'altra prospettiva, la decisione della società di Redmond potrebbe sembrare una mezza ammissione dell'attuale immaturità di Windows S, o meglio del suo utilizzo, che risulta vincolato alle applicazioni del marketplace di Microsoft. Tale vincolo, al momento del lancio di questa edizione dell'Os, era stato presentato come una misura di sicurezza aggiuntiva, un modo per garantire a computer destinati agli studenti il massimo grado di protezione da app contenenti malware. Può darsi, tuttavia, che il gioco non valga la candela e che dunque si stia ora cercando di agevolare il passaggio a Windows 10 Pro, dal momento che l'hardware lo consente.

 

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