12/01/2018 di Redazione

Windows 10 raggiunge nuovi traguardi, Skype diventa più “segreto”

La versione beta dell'applicazione introduce la crittografia end-to-end per messaggi di chat, clip audio e video. Nuova build e nuovi traguardi, intanto, per Windows 10.

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Lasciato per il momento alle spalle il polverone di Meltdown e Spectre, le vulnerabilità legate ai processori Intel, Microsoft può pensare a nuovi traguardi e miglioramenti di due prodotti chiave della propria offerta, ovvero Windows 10 e Skype. L'aggiornamento dello scorso ottobre, il Fall Creators Update (corrispondente alla versione 1709 del sistema operativo) è ormai “completamente compatibile con tutti i dispositivi Windows 10 presenti nel mondo”. Si è quindi concluso il processo di rollout avviato tre mesi fa, cominciando dai computer più recenti e più “pronti” a ricevere l'aggiornamento senza intuibili problemi di compatibilità o prestazioni, e proseguendo via via con tutti gli altri. Tre mesi in cui la società di Redmond ha raccolto segnalazioni e commenti degli utenti, intervenendo in corso d'opera per perfezionare il prodotto.

 

L'annuncio del completamento del rollout si affianca a quello del primato di velocità del Fall Creators Update: si tratta della versione di Windows 10 che più rapidamente di tutte le altre ha raggiunto la cifra tonda dei 100 milioni di dispositivi. Una cifra che presumiblmente oggi è cresciuta, non è dato sapere di quanto, e che tenderà idealemente ad avvicinarsi al totale degli oltre 600 milioni di Pc Windows 10 attivi nel mondo (600 milioni è la soglia raggiunga a novembre 2017). Oltre a essere stato più rapido, questo update può anche vantare la “maggior soddisfazione degli utenti rispetto a precedenti aggiornamenti”.

 

I numeri dell'aggiornamento “autunnale” potranno salire ancora la settimana prossima, dato che a partire dal 18 gennaio sarà distribuito (con ricezione automatica) verso i dispositivi Windows 10 Pro e Windows 10 Enterprise. Nel frattempo, per i soli iscritti al programma Insider ieri è stata rilasciata una nuova versione di anteprima, indicata come build 17074 e appartenente alla serie di rilasci di Redstone 4. Lunghissima la lista dei correttivi, tutti mirati a eliminare difetti di poco conto nel funzionamento delle applicazioni: chiusure inaspettate di Edge in seguito ad alcune azioni o in alcune circostante, assenza di audio nelle pagine visitate dal browser, piccole anomalie nell'impiego del Bluetooth, del pennino digitale per la scrittura sugli schermi touch, della webcam o del microfono. Sono state introdotte, inoltre, alcune modifiche di menu e impostazioni e nella shell di Windows. Più significativo, ma descritto da Microsoft in modo vago, è invece il fatto che questa build includa “mitigazioni per la protezione degli Insiders dalle vulnerabilità Spectre and Meltdown”.

 

 

 

In tema di sicurezza, o meglio di privacy, c'è anche un'altra notizia da segnalare: il debutto della crittografia end-to-end su Skype, al momento solo sulla versione beta (8.13.76.8) dell'applicazione di messaggistica e VoIP, per sistemi Windows, macOs, Linux, Android e iOS. L'aggiunta, frutto della collaborazione fra Microsoft e Signal, comporta ulteriori livelli di protezione rispetto ai processi di cifratura già previsti su Skype, senza però estendersi alla totalità delle comunicazioni veicolate dall'applicazione. Tutte le chat scritte, i file condivisi e i messaggi audio diventano crittografati da un capo all'altro della conversazione, risultando leggibili solo agli utenti e cifrati in fase di transito sui server di Skype, un po' come oggi già accade per Facebook Messenger, Whatsapp eTelegram. Le chiamate audio e video, per contro, continuano a essere schermate soltanto dalla crittografia standard prevista finora.

 

L'aggiornamento della beta di Skype si sovrappone alle preoccupazioni emerse in questi giorni in relazione a Whatsapp. Durante la conferenza Real World Crypto in corso a Zurigo è stato presentato uno studio di ricercatori universitari tedeschi, che hanno dimostrato come sia possibile inserire utenti senza invito sulle chat di gruppo di Whatsapp, e come la crittografia end-to-end non rappresenti una garanzia di privacy.

 

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