06/06/2017 di Redazione

Windows 10 si fa bello (e potente) per le workstation?

Microsoft starebbe lavorando a una versione Pro del sistema operativo pensata appositamente per le macchine di fascia alta, utilizzate in ambito professionale. Fra le caratteristiche di spicco, il supporto a quattro processori, il file system Refs e il pr

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Non solo versioni “leggere” per computer meno potenti, Microsoft ha pensato anche a qualcosa di nuovo per le workstation. Nella build 16212 di Windows 10 filtrata accidentalmente in Rete la scorsa settimana, due sviluppatori hanno scoperto un riferimento a una versione differente del sistema operativo, battezzata provvisoriamente “Windows 10 Pro for Advanced PCs”. La notizia è subito circolata su Twitter, dove è poi comparsa anche una slide interna a Microsoft in cui la release viene chiamata “Windows 10 Pro for Workstation”. Nel documento vengono descritti quattro punti fondamentali, su cui il sistema operativo dovrebbe basarsi. Il primo pilastro è abbastanza ovvio: la piattaforma è pensata per “carichi di lavoro molto intensivi”, soprattutto dal punto di vista grafico.

In questo modo l’ecosistema, quando la modalità Workstation è attiva, dovrebbe riuscire a fornire prestazioni di picco unite a una maggiore affidabilità. Il secondo punto riguarda l’ottimizzazione del file system. A tal proposito Microsoft cita Refs, il “Resilient file system” successore di Ntfs e introdotto per la prima volta in Windows 8, sviluppato per gestire in maniera migliore grandi volumi di dati. Uno scenario tipico, per esempio, delle workstation.

Refs sarebbe attivato di default nella nuova versione di Windows 10, portando così in dote anche funzionalità di tolleranza ai guasti e di autocorrezione degli errori. Il terzo pilastro è costituito da una condivisione più rapida dei file. Spesso, infatti, le workstation vengono utilizzate per elaborare set di informazioni molto “corposi”, con accessi alle risorse condivisi sulla rete. Microsoft ha incluso nella (presunta) nuova release il protocollo SmbDirect per il file sharing caratterizzato da alti tassi di trasmissione, bassa latenza e ridotto utilizzo della Cpu.

 

Fonte: Twitter. La slide di Microsoft circolata sul Web

 

Infine, il colosso di Redmond starebbe pianificando di portare Windows 10 Pro for Workstation su computer con quattro processori e con un quantitativo massimo di memoria di 6 TB. Ad oggi, invece, Windows 10 Pro nella versione già in commercio supporta soltanto due Cpu. Nella slide circolate sul Web si legge che questi punti “rappresentano solo un punto di partenza. Manteniamo l’impegno con i nostri utenti ‘avanzati’ e continueremo a portare innovazione in questa fascia alta del mercato”.

 

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