02/12/2011 di Redazione

Windows 8: arrivano GPT e UEFI per gestire i dati

Un post sul blog ufficiale di Microsoft introduce due importanti novità - relative a sistema di partizionamento e firmware - per la nuova piattaforma, dettate dalla necessità di risolvere i problemi di indicizzazione dei dati sui dischi con capacità super

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Windows 8 introdurrà interessanti novità relative al file system, che dovrà supportare dischi di grandi dimensioni grazie al sistema di partizionamento GPT (GUID Partition Table) e sopprimerà il vecchio BIOS a fronte dei chip UEFI. A introdurre le novità ci ha pensato Steven Sinofsky, presidente delle divisione Windows e Windows Live, che ha pubblicato un interessantissimo post nel blog ufficiale di Microsoft in cui ha descritto alcune delle novità importanti del prossimo sistema operativo di Redmond.

Windows 8 non avrà problemi a gestire dischi superiori ai 2,2 TB

Sinofsky ha spiegato che "uno dei servizi più basilari forniti da un sistema operativo è il file system, e quello di Windows è fra i più avanzati rispetto a qualsiasi altro sistema operativo di larga diffusione. In Windows 7 abbiamo migliorato le cose in termini di affidabilità e gestione (per esempio, automatizzando completamente la nozione antiquata di deframmentazione ). In Windows 8 stiamo lavorando concentrandoci sulla capacità di gestione dei grandi spazi di archiviazione". 

Tutto nasce dal presupposto di partenza che oggi gli archivi digitali personali sono sempre più grandi, alimentati continuamente da collezioni di foto, film e musica che si possono scaricare o realizzare facilmente grazie agli strumenti di nuova generazione, anche HD e Full HD.

I produttori di hard disk rispondono sfornando dischi sempre più grandi, e IDC stima che la capacità dei dischi sarà di 8 TB entro il 2015. A questo punto Microsoft è obbligata a prendere provvedimenti affinché il suo sistema sia in grado di gestire questa paurosa quantità di dati senza problemi di indicizzazione e di indirizzamento dei dati.

A partire da Windows 8 un hard disk "di grande capacità" è inteso qualsiasi modello di dimensioni superiori ai 2,2 terabyte. Il problema non è però la quantità di informazioni, quanto la capacità di gestirle. Per ottenere questo risultato Microsoft abbandonerà le tecnologie finora in uso a favore del sistema di partizionamento GPT, che è stato studiato appositamente per consentire di indicizzare oltre i 2,2 terabyte di dati.

UEFI, Unified Extensible Firmware Interface

Non si tratta di una novità perché, per esempio, i Mac lo usano da tempo, e consente di indicizzare fino a un massimo teorico di 9,4 Zettabyte (1 ZB = 1.000.000.000.000.000.000.000 byte). Il problema è che deve obbligatoriamente essere associato alla Unified Extensible Firmware Interface (UEFI), che deve prendersi carico del firmware al posto dell'ormai obsoleto BIOS (Basic Input Output System).

È per questo motivo che Microsoft ha anticipato la novità, rivolgendosi per lo più ai produttori di schede madri, che dovranno provvedere a dare l'adeguato supporto hardware ai sistemi destinati a installare la nuova revisione di Windows. Attenzione: questo non significa che Windows 8 non funzionerà sui "vecchi sistemi", ma che per sfruttare le sue nuove caratteristiche serviranno nuovi strumenti hardware.

L'UEFI non è una novità, anche in questo caso gli utenti Mac la conoscono bene e le sue implementazioni esistono dal 1990. La caratteristica principale di UEFI è che è stato progettato da zero appositamente per lavorare con dischi di grande capacità utilizzando la tabella di partizione GUID, o GPT. Ad oggi esistono alcune implementazioni del BIOS che sfruttano soluzioni ibride MBR- GPT, ma Microsoft fa notare che si tratta di meccanismi molto fragili che possono mettere a rischio i dati. Proprio per questo motivo Windows chiede che il firmware moderno UEFI venga impiegato al posto del BIOS, in combinazione con lo schema di partizionamento GPT.

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