Da ieri è ufficiale. Stephen Elop ha portato Windows dentro Nokia. Il Ceo della casa finlandese e quello di Microsoft Steve Ballmer hanno sancito il matrimonio tanto atteso ieri, dando vita a un'alleanza strategica per controbattere l’avanzata di Google e del suo Android e fare la guerra negli smartphone ad Apple e Research in Motion. Windows Phone è dunque la carta che Nokia gioca per risollevarsi nel mercato dei telefonini, la piattaforma di riferimento prossima ventura. Ma elementi importanti del nuovo corso saranno anche il motore di ricerca Bing e la piattaforma di advertising adCenter di Microsoft, con quest’ultima deputata a distribuire servizi “Web based” a tutti gli utenti dei dispositivi del primo produttore al mondo di cellulari.
Altro passaggio fondamentale per costruire un ecosistema mobile globale che nelle intenzioni dovrebbe “distruggere quelli della concorrenza” (l’App Store e iTunes, l’Android Market e i negozi di applicazioni per i BlackBerry) sarà l’integrazione fra i contenuti disponibili nell’Ovi Store e il Marketplace della casa di Redmond. In poche parole, Nokia e Microsoft vogliono dare vita a un unico grande spazio virtuale dove gli utenti potranno andarsi a scaricare e condividere contenuti digitali di qualsiasi genere, dalla musica ai video, dai servizi di mapping (fra gli asset di Nokia c’ sempre una certa Navteq) alle soluzioni di messaggistica. Con tanto di motore di ricerca (Bing) annesso.
La volontà di cambiare, di dare una significativa svolta per superare il momento critico come auspicava da settimane Elop si è quindi concretizzata nella più logica delle soluzioni preventivabili alla vigilia dell’appuntamento di oggi. Il Ceo di Nokia ha battezzato l’alleanza come “una nuova strada finalizzata a riconquistare la leadership negli smartphone” ma il percorso appare non privo di difficoltà. C’è un mercato che in questo momento premia la concorrenza, c’è una comunità finanziaria che rimane ancora scettica e c’è la necessità di dare un impulso sostanziale alle attività di sviluppo dei nuovi prodotti.
Stephen Elop, Ceo di Nokia, e Steve Ballmer, Ceo di Microsoft
Nokia si trova ora con tre sistemi operativi da gestire – Symbian, MeeGo e Windows – e
dal primo aprile renderà operativa la nuova struttura societaria che prevede due distinte business unit, Smart Devices e Mobile Phone. La prima dedicata agli smartphone e ai device di fascia alta (e qui entrerà in gioco la piattaforma Windows Phone) e la seconda che dovrà battagliare sul mass market. Nokia ha precisato come questo e il prossimo saranno due anni di transizione necessari per realizzare e consolidare sotto tutti i punti di vista l’intesa a tutto tondo, dalla ricerca e sviluppo al marketing, perfezionata con Microsoft.
A chi si chiedeva e si chiede ancora che fine farà Symbian, Nokia ha risposto confermandone l’evoluzione in “franchise platform”, e cioè una piattaforma aperta al mercato che dovrà far fruttare gli investimenti pregressi facendo leva su una base installata di circa 200 milioni di dispositivi.
E altri 150 milioni di apparecchi Symbian, la società conta di venderli negli anni a venire. Quanto al futuro di MeeGo, il sistema nato dal sodalizio con Intel, le intenzioni sono quelle di farlo diventare in tutto e per tutto un progetto open source mobile e i primi frutti concreti, sotto forma di un nuovo dispositivo, li dovremo vedere al più tardi entro la fine del 2011.
A quando i primi Nokia Windows Phone?
La domande, a questo punto, sorgono spontanee: che effetti immediati avrà il matrimonio sulle vendite di Nokia e sulla penetrazione di Windows negli smartphone?
Quando sul mercato arriverà il primo telefonino della casa finlandese con a bordo il software di Microsoft dove sarà arrivata la concorrenza, Apple e Android tanto per fare due nomi? La totale complementarietà di vedute e di risorse che hanno enfatizzato nelle loro dichiarazioni programmatiche sia Elop che Ballmer saprà produrre per Nokia (soprattutto) e Microsoft gli effetti sperati?