A partire dal 3 aprile Windows Azure si chiamerà Microsoft Azure. L'azienda di Redmond ha annunciato ufficialmente il rebdrend della sua piattaforma di cloud computing e di tutte le relative infrastrutture. L'obiettivo è fin troppo chiaro: sganciare Azure da Windows e spingerlo come soluzione cross platform in diretta concorrenza con Amazon, Google e gli altri grossi marchi del settore.
Nella breve nota ufficiale pubblicata sul sito Microsoft spiega infatti che "oggi Azure supporta una fra le più ampie gamme di sistemi operativi, linguaggi, e servizi di cloud pubblico. Da Windows, SQL e .NET a Python, Ruby, Node.js, Java, Hadoop, Linux e Oracle. I clienti vogliono una piattaforma di cloud pubblico che supporti le loro esigenze, qualunque esse siano, e Microsoft Azure è quello che fa per loro".
Il cambio di nome è quindi un tassello nell'ampio puzzle che il nuovo CEO Satya Nadella sta cercando di comporre per innovare l'offerta Microsoft traghettandola dal vecchio approccio Windows centrico a uno più aperto e moderno, di azienda che produce software e servizi per tutti i dispositivi e per tutti i sistemi operativi.