21/11/2010 di Redazione

Windows ha spento 25 candeline. Un compleanno "speciale"

Il 20 novembre 1985 Microsoft rilasciava sul mercato la release 1.0 del suo sistema operativo. Era lento, rudimentale e con un sacco di "bug": fu accolto con sarcasmo dagli esperti. Sappiamo com'è andata. Chissà come ne avrebbe raccontato la storia France

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Un quarto di secolo anni fa faceva  la sua prima apparizione il sistema operativo che avrebbe cambiato  la storia dell'informatica. Era il 20 novembre del 1985, Microsoft lanciava sul mercato Windows 1.0: costava 99 dollari, necessitava di soli 256 Kbyte di memoria e non prevedeva ancora l'uso del mouse. Un mese fa, era il 21 ottobre, se ne andava Francesco Di Martile, anima e curatore di questo sito: lui era molto dentro le "cose" di Microsoft, lui dava del tu anche ad Umberto Paolucci, fondatore della filiale italiana ed ex vice presidente della multinazionale di Redmond, lui conosceva bene la genesi e l'evoluzione di Windows. Chissà cosa avrebbe scritto a proposito dei 25 anni del software che ha reso celebre Bill Gates. In questo week end di ricorrenze tecnologiche, non si poteva non dedicare un pensiero a Francesco.

Lento, rudimentale e patetico: Windows 1.0 fu accolto così...

Windows 1.0, l'alba di una nuova era del software.

Quando debuttò Windows  1.0, in Italia la base installata di  personal computer toccava a malapena le 100mila unità. Microsoft già ragionava in funzione di portare un pc in ogni casa e su ogni scrivania ma il nuovo sistema operativo, annunciato nel 1983, doveva già rincorrerne un altro, più avanzato: il Macintosh, che permetteva per esempio la sovrapposizione delle finestre. Wikipedia lo descrive così: "è stato il primo tentativo di Microsoft di implementare un ambiente operativo capace di multitasking (delle applicazioni Ms-Dos esistenti) e basato su una interfaccia grafica su piattaforma pc. Windows 1.0 rappresentò a tutti gli effetti la primissima incarnazione del sistema operativo Windows… e creò un paradigma di interazione, un modello di esecuzione e delle Api stabili che fossero usate in futuro per applicazioni native. Venti anni dopo, non solo fu possibile ancora eseguire programmi scritti per Windows 1.0 su Windows XP ma anche ricompilare il loro codice sorgente per ottenere un'applicazione moderna, apportando solo lievi modifiche".

Windows ieri, oggi e domani.

In 25 anni è cambiata l'informatica, è cambiato il modo in cui le tecnologie sono utilizzate e parimenti è cambiato l'impatto delle tecnologie nelle vita quotidiana di milioni, miliardi di persone. Nel suo quarto di secolo di esistenza, Windows ci ha messo parecchio prima di erigersi a piattaforma di riferimento per il computing. La versione 1.0 fu bollata dal guru di Internet Nat Borenstein, "patetica e naif". Le versioni 2.0 e 3.0 furono rilasciate, rispettivamente, nel 1998 e nel 1990 ma non fecero più di tanto breccia, incontrando un fiero rivale nell'OS/2 di Ibm, che Big Blue mise a punto dopo il divorzio con Microsoft. Solo nel 1992, con la versione 3.1, la creatura di Bill Gates raggiunse le capacità operative del Mac.

Ci sono voluti un pò di anni prima che Windows potesse competere qualitativamente con i Macintosh

Steve Jobs perde la causa mossa per violazione di proprietà intellettuale e da lì in poi, con il debutto di Windows 95, il prodotto di Microsoft diventa via via l'operating systems che arriverà a essere installato in circa il 95% dei personal computer del pianeta. La punta più alta di questi 25 anni viene toccata con Windows XP, uscito nel 2001 e tutt'ora attivo su milioni di computer privati e aziendali. Internet intanto ha iniziato a cambiare faccia all'industria hi-tech e a stravolgere le abitudini e gli stili di vita dentro gli uffici e le case e Microsoft lo cavalca con forza (dopo qualche iniziale reticenza) per mettere all'angolo, con il suo browser Explorer integrato nel sistema operativo, prodotti di eccellenza come Netscape Navigator.

In questi 25 anni Windows ha contribuito in modo fondamentale a fare la fortuna di Microsoft, a regalarle fatturati e utili - quante aziende software al mondo hanno potuto vantare per trimestri e trimestri consecutivi profitti pari al 25/30% dei loro ricavi? – e a porla in una posizione di forza assoluta nel mondo del computing. Ad issarla al rango di società con in mano il pallino dell'innovazione. Oggi le cose sono un po' cambiate rispetto a inizi anni 2000: Microsoft è passata per prodotti "sbagliati", leggi Widnows Vista", in campo è scesa Google ed Apple ha capitalizzato al massimo (con l'iPhone) il suo ruolo naturale di pioniere tecnologico. A Redmond hanno estratto dal cilindro Windows 7, un sistema operativo che ha saputo confermare sul campo – 240 milioni le licenze vendute nel mondo in dodici mesi - le ottime premesse che ne avevano accompagnato prima lo sviluppo e poi il debutto sul mercato, avvenuto il 24 ottobre del 2009.

Spente le 25 candeline, a Redmond si lavora come sempre sodo per stupire ancora tutti con la nuova creatura, quel Windows 8 di cui si dice sarà un prodotto che esalterà i cardini dell'informatica moderna, e cioè Web, applicazioni e cloud computing. Peccato che a celebrare il compleanno di Windows, con un articolo dei suoi, non sia stato Francesco.

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