13/12/2007 di Redazione

Windows Server 2008: primo contatto

Microsoft presenterà la prossima primavera Windows 2008, come diretto successore di Windows 2003 Server. Il nuovo sistema operativo condividerà il kernel di Windows Vista e incorporerà molte più funzioni della versione precedente.

Windows Server 2008 RC0

Il diretto successore di Windows Server 2003, vale a dire Windows Server 2008, sarà disponibile dalla prossima primavera. Il nuovo sistema operativo server, nome in codice Longhorn, ha lo stesso kernel di Windows Vista, e porta molte novità.

Grazie alla consolle d'amministrazione completamente rinnovata, la configurazione e l'amministrazione del server sono molto più semplici. Per il nuovo Internet Information Server 7 c'è anche una nuova interfaccia. Non c'è più bisogno di strumenti di terze parti per l'uso di macchine virtuali, grazie all'integrazione della tecnologia di virtualizzazione, direttamente nel sistema operativo. E ci saranno tutti gli ultimi aggiornamenti, visto che Windows Server 2008 comprende tutti gli aggiornamenti previsti nel Service Pack 1 di Windows Vista.

Abbiamo dato una prima occhiata alla versione RC0; in generale queste versioni sono molto simili a quelle definitive, ma sono distribuite esclusivamente a specialisti (detti beta tester), che si fanno carico della ricerca di eventuali bug. Tuttavia le nuove caratteristiche, probabilmente, non saranno tutte presenti nelle versioni candidates successive, quindi ciò che abbiamo tra le mani è, grossomodo, quello che avranno gli utenti nella versione finale. Questo nostro esame alla RC0 ci dovrebbe permettere di fare ipotesi ragionevoli sulla versione definitiva.

Anche se Windows Server 2008 condivide il kernel con Vista, non significa che avrà anche la vistosa interfaccia grafica Aero. Ci sembra una scelta comprensibile; con questo prodotto Microsoft preferisce concentrare il lavoro sugli aspetti funzionali, in particolare quelli specifici per far funzionare un Server, piuttosto che sul design.

Ciò non di meno è prevista l'installazione di nuovi temi, molto colorati. Quindi anche gli amministratori più annoiati potranno provare un simulacro delle sensazioni offerte da Vista, e verificare se "wow" è davvero l'unica parola per descriverle.

Installazione: facile e veloce

Il processo d'installazione è, ovviamente, il primo degli aspetti che ricordano Windows Vista. Chiunque abbia installato l'ultimo S.O. Microsoft troverà familiare l'installazione di Windows Server 2008.


Praticamente la stessa procedura per le impostazione di Windows Vista

Usare la stessa procedura d'installazione di Windows Vista è un'ottima scelta, particolarmente per un Sistema Operativo dedicato ai server. L'amministratore può creare delle partizioni sull'hard disk di sistema durante la fase di impostazione. Ancora più importanti, eventuali drivers AHCI o RAID possono essere installati dal DVD, o perfino da un drive USB. Finalmente i floppy, così delicati e a rischio di errore, possono essere portati in soffitta per sempre.


Possiamo creare delle partizioni con il solo mouse, o installare drivers RAID dal DVD.  Un atteso addio al floppy

Installazione: completa o personalizzata?

Ci sono, naturalmente, altre novità che riguardano l'installazione. Con questa nuova versione si può scegliere tra l'installazione completa (impostazione di default) oppure selezionare solo le parti essenziali del sistema operativo.


Potete anche installare il server senza un'interfaccia grafica

Quindi è possibile installare il server senza interfaccia grafica. Se scegliete questa opzione, l'unica maniera di configurare il sistema sarà la linea di comando. Non è una decisione da prendere alla leggera, perché, una volta fatta, non si può passare semplicemente da una modalità all'altra. Se decidete in seguito di installare la GUI, infatti, dovrete installare tutto dal principio,

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Attivazione

Anche l'attivazione del prodotto è identica a quella di Windows Vista. Durante l'installazione bisogna inserire il codice prodotto, prima che la copia dei file sul disco fisso abbia inizio. È anche possibile attivare automaticamente la propria copia di Windows, una volta completata l'installazione.


L'inserimento del codice prodotto e l'attivazione sono passaggi identici a Windows Vista

Installazione: tutto fatto in 20 minuti

La copia dei file d'installazione dal DVD al disco fisso richiede circa un minuto. Piuttosto veloce, visto che il DVD contiene 1,9GB o 2,5GB di dati, rispettivamente per la versione a 32 e a 64 bit. L'estrazione e la decompressione dei dati, invece, richiedono più tempo, ma dopo circa 20 minuti il sistema operativo è installato.


Copia in corso

Windows Server 2008 richiede circa 10GB di spazio sull'hard disk

Primo avvio

Il processo d'installazione non richiede password di accesso, che però deve essere inserita al primo avvio del SO. Ancora una volta, siamo di fronte ad un'ovvia somiglianza con Windows Vista.


Al primo avvio, bisogna inserire la password


La schermata per impostare la password

Una volta impostata la nuova password, avrete accesso al desktop, dove un assistente vi darà il benvenuto e vi guiderà con le impostazioni iniziali.


Al primo avvio compaiono le istruzioni per la configurazione

Una pagina ben organizzata illustra i primi passi necessari per le configurazioni di base. I collegamenti aprono delle finestre di dialogo specifiche.


Collegamenti ben studiati permettono di muoversi velocemente tra le impostazioni più importanti

Il Server Manager, il centro di controllo

In Windows Server 2008 , tutte le operazioni di configurazione partono dal Server Manager. Questa funzione va a sostituire il Computer Management di Windows Server 2003. Non c'è più bisogno di aprire diverse finestre per configurare DHCP, DNS e altri servizi, perché si accede a tutte le possibili azioni dalla finestra principale.


Il Server Manager mostra, nella schermata principale, una panoramica delle impostazioni più importanti

Appena avviato, il Service Manager mostra una lista di impostazioni di rete fondamentali, e i servizi installati.


Nulla di complicato, nemmeno nella vecchia versione. Ecco una lista dei numerosi servizi nel menù di avvio di Windows Server 2003.

Tutti i servizi e le funzioni server possono essere installate e gestite dalla finestra principale del Server Manager.

Server Manager - Installazione di un servizio

Con Windows Server 2008 la gestione del server è decisamente  molto più facile. Per esempio, ecco come aggiungere una funzione server, che in questo caso riguarda i files. Prima di tutto si seleziona "Add Roles", che lancia l'assistente d'installazione, il quale si occupa di informarci sui prerequisiti necessari per attivare il servizio che desideriamo.

Stiamo aggiungendo una nuova funzione server


Prima di tutto, ci troviamo di fronte una pagina con tutte le informazioni necessarie

Una volta selezionato il tipo di funzione da installare, ci viene riproposta la pagina delle informazioni, con  dettagli sulla nostra selezione: cosa fa il servizio, come funziona e quali sono i fattori critici.


Selezione della funzione


Riassunto informativo, con collegamenti per l'aiuto

Poi il servizio che stiamo installando va configurato, attraverso una lista che permette di scegliere quali parti installare e quali ignorare, e infine ci si trova di fronte ad una finestra riassuntiva su quanto fatto, con informazioni aggiuntive dell'ultima ora, riguardo, per esempio, al bisogno di riavviare il sistema.


Selezione delle caratteristiche avanzate


Sommario, l'installazione non è ancora cominciata

A questo punto non resta che selezionare "Installa". Una volta completata la procedura, ancora una pagina riassuntiva con alcune informazioni e suggerimenti, o avvisi sui passi successivi.


Installazione in corso


La nuova funzione è stata installata correttamente

Configurazione dei servizi

Abbiamo appena installato "File Services", la cui configurazione può essere completata dal Server Manager. Ora, nella pagina principale, è presente la nuova funzione.


La pagina principale del Server Manager, dopo l'installazione.

Il collegamento porta direttamente alle opzioni disponibili per il servizio. La pagina seguente mostra tutte le informazioni sensibili, come eventi registrati in relazione al servizio e i processi attualmente avviati, il che mette in evidenza i vantaggi del Server Manager. Nel caso che una certa funzione non fosse disponibile per qualche ragione - per esempio perché manca un servizio, oppure c'è ma è bloccato - in questa pagina il Server Manager vi mette al corrente della situazione. È addirittura possibile riavviare il servizio bloccato.


Ecco il sommario con gli eventi di sistema e quelli del servizio


Il Server Manager avvisa se un servizio non parte

Al di là della pagina principale, ci sono alcune opzioni specifiche per la funzione selezionata. Nel nostro esempio, ne abbiamo alcune per la gestione del disco, e per l'archiviazione e la condivisione dei documenti.


Il pannello di controllo per archiviazione e condivisione, collocate accanto al servizio relativo


Anche la gestione del disco si trova nello stesso sottomenù

IPv6 - Internet Protocol del futuro

IPv6, conosciuto anche come IP Next Generation, è il protocollo internet del futuro. Ha molti sostenitori, in particolare nei paesi asiatici, proprio ora che la lista di indirizzi IP disponibili è sul punto di esauririsi.

Windows Server 2008 comprede il supporto completo per IPv6, comprese tutte le nuove caratteristiche. Non ci vuole nessuna installazione aggiuntiva, né configurazioni particolari. Anche Windows Vista è in grado di gestire il nuovo protocollo, che quindi è perfetto per far comunicare i due sistemi.


IPv6 è installato di default


Impostazione dell'indirizzo con IPv6

SMB 2.0 - Copie più veloci

Ogni volta che si copiano dei file tra sistemi Windows, si usa il protocollo SMB (Server Message Block). La prima versione, in uso ancora oggi, fu sviluppata 15 anni fa e introdotta in Windows 3.11 per Workgroups. Dato che le reti più veloci dell'epoca, generalmente, arrivavano al massimo a 10Mb/s, oggi quel protocollo sembra poco adatto. Infatti oggi anche alcune schede madri economiche sono dotate di interfaccia Gigabit, e quindi si sentiva il  bisogno di un protocollo che tenesse il passo con le velocità moderne.


Copia dal server, un'attività classica per il protocollo SMB

La versione 2.0 del protocollo SMB è il risultato degli sforzi fatti da Microsoft per aggiornare quello precedente. Tra i vantaggi troviamo la capacità di combinare più richieste in un solo pacchetto dati, quindi si possono mandare più richieste raccogliendole in un numero minore di pacchetti. In questo modo si riduce il passaggio di informazioni inutili, migliorando l'efficienza e la velocità. Inoltre è possibile mantenere aperte più connessioni simultaneamente, quindi si possono aprire molti file alla volta, migliorando la qualità della connessione.


L'ampiezza di banda su una LAN del SMB1 a confronto con quella del SMB2


La larghezza di banda delle due versioni di SMB, via internet

Per godere dei vantaggi del SMB 2.0, questo deve essere supportato sia dal server che dal client. Windows Vista usa SMB 2.0, quindi può godere delle prestazioni migliorate di questo protocollo. La scelta del protocollo è automatica, e avviene quando il trasferimento inizia, senza bisogno che l'utente intervenga.

Virtualizzazione integrata - installazione nascosta

Una delle novità più rilevanti di Windows Server 2008 è l'ambiente di virtualizzazione integrato, chiamato Windows Server Virtualization. Si tratta di un diretto discendente di Virtual Server 2005, che, però, era un prodotto a parte.
Si tratta di una caratteristica presente solo sulla versione a 64-bit del SO. Inoltre è necessario un processore che supporti la virtualizzazione (VT per Intel, Pacifica per AMD).

Microsoft ha deciso di nascondere questa funzione, nelle versioni beta. Quindi bisogna installare due patch prima di abilitare l'ambiente di virtualizzazione la prima volta. Le patch necessarie sono incluse nella RC0.


Le patch si trovano nella cartella wsv, all'interno di quella principale di Windows


Bisogna eseguire questi due file per installare il supporto per la virtualizzazione


Installazione degli aggiornamenti

Una volta installate le patch, Windows Server Virtualization fa la sua comparsa nella pagina principale di Server Manager


Ora è possibile selezionare la funzione di virtualizzazione


Non bisogna dimenticare di attivare la virtualizzazione nel BIOS


Scelta dell'adattatore LAN tramite il quale le macchine virtuali potranno collegarsi


E infine un riavvio

Creazione di macchine virtuali

Una volta installate le due patch wsv, l'ambiente di virtualizzazione è disponibile nella finestra principale del Server Manager. Quindi possiamo impostare ed installare le macchine virtuali.


Possiamo gestire il server sia localmente che in remoto


Dal menu a destra, basta selezionare "Nuovo" per creare una nuova VM

Anche in questo caso c'è un assistente, che aiuta a impostare la macchina virtuale. Ci vogliono solo pochi minuti. Basta impostare le dimensione della RAM, hard disk e gli adattatori di rete.


Scelta della quantità di RAM


Scheda di rete


Hard drive virtuale


Creazione del sistema

Le macchine virtuali in pratica

Una volta completate le installazioni, le VM create sono pronte all'uso. È il momento di installare il sistema operativo. Se è il caso, si possono modificare alcune impostazioni opzionali: per esempio l'ordine di avvio, il numero di processori che dovrebbe avere il computer virtuale, e il carico massimo.


Né VMware né BIOS: la configurazione è tutta in un menù


Scelta del numero di processori. La VM supporta fino a 8 CPU


Anche la diagnosi di rete è molto facile, persino l'indirizzo MAC è personalizzbile


Il servizio di integrazione può essere disattivato, se crea qualche problema

Visto che le macchine virtuali sono usate soprattutto in ambiente server, è possibile decidere cosa deve fare la VM quando il sistema si avvia o si spegne. Così la VM può salvare lo stato attuale (simile alla sospensione di Windows). Quando il sistema principale si riavvia, la VM può essere ripristinata allo stato precedente, comprese le applicazioni aperte e in esecuzione.


Impostazioni di avvio automatico...


...e di sospensione automatica per la VM

Il sistema operativo ospite può essere installato da un CD/DVD o da un'immagine ISO. Ci è sembrato tutto molto veloce e brillante, lontano dalla sensazione di lentezza del sistema concorrente, VMware.


Installalzione del sistema ospite


Supporto per CPU multiple

Caratteristiche avanzate della virtualizzazione

Per godere appieno di tutte le caratteristiche avanzate, quali la sincronia, lo scambio di dati tra sistemi, spegnimento automatico e altri, è necessario installare l'apposita funzione, Integration Services, sul sistema ospite, che dovrà collegarsi al server. Ma funziona solo se su detto sistema è installato Windows Server 2003 o 2008. Sistemi client come Windows Vista non sono supportati.


Un CD per l'installazione dei servizi di integrazione, anch'esso virtuale


L'integrazione dei servizi non è possibile con sistemi client, come per esempio Windows Vista

Spegnimento automatico

La procedura di spegnimento automatico serve ad assicurarsi che il sistema ospite venga fermato in sicurezza, quando quello principale deve essere spento o riavviato. Per usare questa funzione, bisogna, come detto sopra, installare i servizi di integrazione. Se non sono installati, l'unica possibilità per il sistema virtuale è la sospensione manuale, oppure, più radicalmente, la macchina virtuale viene terminata quando il sistema che la ospita si arresta.


L'arresto automatico della macchina virtuale funziona solo se i servizi di integrazione sono installti.

Heartbeat - Il battito del sistema

Grazie alla funzione heartbeat (battito di cuore), si può tenere sotto controllo lo stato del sistema operativo virtuale. A questo scopo, il sistema virtuale usa i servizi di integrazione per mandare uno speciale segnale al server, che possiamo definire il battito del suo cuore. Se il SO virtuale dovesse bloccarsi, detto segnale verrebbe a mancare, e il server lo noterebbe, un po' come se fosse un medico con uno stetoscopio. A questo punto il riavvio è automatico.


Finestra di controllo Heartbeat: una delle due macchine virtuali ha qualche problema con il SO

Web Server: IIS Versione 7

A Windows Server 2008 è allegata la versione 7 di Internet Information Service (IIS). Sostanzialmente contiene un pacchetto Web Server, ed è quindi un diretto concorrente del progetto Apache.

Il vantaggio della soluzione Microsoft sta nell'uso di ASP (Active Server Pages) per creare pagine dinamiche senza dover installare altri programmi. Grazie all'integrazione di componenti .NET, questo linguaggio è diventato potente e versatile. Tuttavia nel passato IIS è stato bersaglio di diverse critiche, che rilevavano falle nella sicurezza, anche se non possiamo negare che, negli anni, la situazione è migliorata.


Il Server Manager, dopo l'installazione di IIS

In confronto a quella del suo predecessore, la configurazione di IIS è ora molto più semplice. Tutte le impostazioni si trovano nel Server Manager, e i servizi richiesti, così come le opzioni possibili, sono chiaramente visibili.


Panoramiche sui componenti installati


Impostazioni per il modello di pagina HTML

La gestione di IIS, presente nella versione 6 in Windows Server 2003, aveva una struttura molto meno chiara, ed era più difficile da gestire.


La complicata configurazione del vecchio IIS6, in Windows Server 2003

Delusioni: FTP server datato e niente SFTP

Nonostante i tanti miglioramenti nel nuovo IIS7, ci sono punti che troviamo francamente deludenti. Non capiamo perché Microsoft non abbia aggiornato il servizio FTP, identico alla versione precedente. Non è nemmeno integrato nel Server Manager, dove si trova solo un collegamento che apre la vecchia versione. Nemmeno il processo di configurazione è stato migliorato.


Nel Server Manager non c'è traccia di impostazioni FTP


L'applet FTP è stato preso pari pari da IIS6

Ci sembra particolarmente seccante che non ci sia nessun supporto per il trasferimento dati criptato, come quelli offerti da SSH o SFTP sotto Unix/Linux. Persino sotto Windows Server 2008, l'amministratore è forzato a ricorrere ad alternative open-source come copSSH.


Attivazione di un utente con copSSS


copSSH, creazione di una chiave


Una connessione SSH può servire per aprire una linea di comando in remoto...


... e per trasferire documenti

Come rimpiazzare SSH: Windos Remote Shell

Pur non avendo inserito un server integrato SSH in Windows Server 2008, almeno Microsoft ci ha messo Windows Remote Shell. Permette l'accesso remoto tramite linea di comando, usando una connessione criptata, che sfrutta il protocollo SOAP.

Prima di usarla, la Remote Shell deve essere attivata, tramite il comando WinRM quickconfig.


Configurazione della consolle remota per l'accesso esterno

A questo punto sia una macchina con Windows Server 2008 che una con Windows Vista può stabilire una connessione. Se i computers non sono sotto lo stesso dominio, prima dovrete aggiungere l'indirizzo del server alla lista di quelli fidati, TrustedHosts.


Aggiornamento della lista TrustedHosts

Finalmente si può aprire una connessione. È possibile far eseguire al sistema remoto un singolo comando, oppure usare la linea di comando in modo interattivo, come si farebbe su un sistema locale.


L'interprete dei comandi remoto può eseguire un solo comando...


... ma pemette anche di usare la linea di comando per attività più complesse

La licenza Go Live

La licenza di Windows Server RC0 ne impedisce l'uso in ambienti produttivi; in altre parole, non lo si può usare nel mondo reale, perché non è ancora un prodotto finito. Ma alla Microsoft sanno che i servers, in particolare quelli web, devono essere testati in condizioni reali, spesso molto dure. Per questa ragione il gigante di Redmond ha pensato alla speciale licenza "Go Live", che permette di installare e usare IIS7 per attività lavorative.

È tutto gratuito, licenza e software, ma l'uso è limitato al periodo del test. Una volta che la versione definitiva sarà in vendita, si potranno aggiornare anche la licenze d'uso.


Offerte di spazio web nell'ambito del beta testing

Se installare un prodotto in fase beta sul vostro server non vi inspira fiducia, c'è un alternativa. Alcune compagnie di hosting hanno confezionato delle offerte apposite, la maggior parte delle quali è gratuita o molto economica.

Test dei 90 minuti, senza installazione

Non tutti hanno la possibilità di preparare una piattaforma apposta per testare Windows Server 2008 RC0. Per venire incontro a questo tipo di utenza, Microsoft ha pensato di creare un "laboratorio virtuale".


Ci vogliono tra i tre e i cinque minuti per creare il laboratorio virtuale


Alcuni ragguagli su come usare il laboratorio virtuale

Microsoft, in altre parole, permette agli utenti di accedere a macchine virtuali ospitate sui server dell'azienda. Tramite i controlli ActiveX, chiunque può aprire una connessione remota, e quindi amministrare e testare un server IIS usando il browser.


IIS nel laboratorio virtuale Microsoft


Si può anche creare un sito ASP.NET con Visual Studio 2005

Il tempo concesso per l'uso del laboratorio è limitato a 90 minuti. Dato che le macchine virtuali non sono dotate di connessione internet, non è possibile installare software di terze parti o salvare documenti dal proprio computer a quello virtuale. Il sistema operativo scelto da Microsoft è Windows Vista Ultimate. Oltre a IIS7 e Visual Studio 2005 Professional, l'utente può anche sperimentare personalmente la creazione di scripts ASP.NET.

Windows Server con l'interfaccia utente di Vista

Se l'aspetto "Windows Classico" è troppo noioso, si può sempre scegliere di usare l'interfaccia di Windows Vista. Per farlo, bisogna prima installare il "Desktop Experience Pack"; anch'esso può essere selezionato all'interno del Server Manager.


Installazione del Desktop Experience Pack

Il cambiamento, dopo l'installazione, non è immediato. Per vedere la nuova interfaccia, bisogna attivare il servizio dei temi, e modificare l'aspetto.


Windows Server 2008 con l'interfaccia utente di Windows Vista

Provatelo voi stessi

Se siete interessati, potete provare anche voi la RC0 di Windows Server 2008, scaricando la versione disponibile. Esiste in molte lingue, sia in versione 32-bit che 64-bit. I files ISO hanno dimensioni che stanno tra 1,9GB e  2,5GB, e devono essere masterizzati su DVD prima dell'installazione.
Oppure potete montare direttamente le immagini usando VMware o Microsoft Virtual PC.

Specifiche

Per le nostre prove abbiamo usato la Versione 6.9 build 6001 di Windows Server 2008, compreso il Service Pack 1, v275, preinstallato. Si tratta della stessa versione del Service Pack attualmente in uso per Vista SP1, versione beta.

Versione Windows

Version

6.0 Build 6001

Service Pack

SP1 v.275

Build

RC0.070916-1443

Secondo l'amministratore della divisione Server di Microsoft, Bill Laing, la versione standard di Windows Server 2008 supporterà un massimo di 4 GB di RAM nella versione a 32-bit. La versione a 32-bit, invece, sarà limitata a 32GB.

Patrick O'Rourke, product manager per la linea server, ha dichiarato che il metodo usato per calcolare i processori non cambierà. In altre parole, Microsoft continuerà a ignorare i core, contanto solo i sockets in un sistema. Quindi un sistema quad-core sarà legato ad una licenza per un processore. Questo significherebbe che una licenza per due processori (cioè due socket) potrebbe permettere di usare fino a otto core!

Conclusioni: molti passi avanti, ma ancora molte zone d'ombra

Microsoft ha fatto tesoro dell'esperienza accumulata dall'uscita di Windows Server 2003. Il nuovo Server Manager semplifica molto il lavoro dell'amministratore di sistema. A differenza di Windows Vista, le cui nuove finestre possono creare confusione, Windows Server 2008 ha i numeri per rendere il suo uso confortevole e restituisce una sensazione di controllo dal primo momento.

Task e servizi collegati sono riuniti, così è facile individuarli. Il sistema evidenzia gli aspetti importanti della configurazione all'inizio dell'installazione di un nuovo servizio, aiutando a prevenire molti errori da principianti. Se si avvia un servizio per errore, è facile individuarlo e fermarlo, grazia alla nuova grafica. Grazie ai filtri dell'Event Viewer solo le informazioni rilevanti sono visibili sullo schermo.

Naturalmente, non ci sono solo le luci, ma anche le ombre. Il nostro sistema non manca di potenza, con un potente Intel Core 2 Duo E6700 con ben 2GB di RAM, ma l'interfaccia grafica dava lo stesso un'impressione di lentezza in tutte le attività. Probabilmente è dovuto a mancanze nei driver, visto che, dopotutto, la RC0 porta ancora l'etichetta "lavori in corso".

Microsoft perde punti anche per non aver incluso il supporto SSH nel sistema operativo. Farne a meno su un server Linux è semplicemente impensabile. Almeno la compagnia di Redmond ha inserito la sua shell criptata, WinRS. Ma il protocollo FTP sicuro continua a brillare per la sua assenza. Il client FTP riceve da Microsoft il trattamento di un figliastro non voluto, al punto da non essere nemmeno incluso nel Server Manager.

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