31/12/2014 di Redazione

Windows Store cresce del 30%, ma Microsoft può fare di più

Nel mese di novembre, rispetto all’inizio del 2014, gli utenti attivi degli app store di Windows e Windows Phone sono aumentati del 30%. Le aspettative per il 2015 si concentrano su Windows 10, ma c’è scetticismo.

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Prima dei “botti” del nuovo anno, che in questo caso arriveranno in ritardo, il 21 gennaio, con il lancio della Consumer Preview di Windows 10, per Microsoft si può tracciare un bilancio del 2014 non troppo entusiastico, ma nemmeno negativo.  Nel confronto della situazione di novembre con quella di undici mesi prima, gli store di Windows Phone e di Windows 8 hanno guadagnato un incremento di utenti attivi superiore al 30%, secondo quanto dichiarato dalla stessa azienda di Redmond.

Parallelamente, il market share di Windows 8 (e 8.1) nella pletora dei sistemi operativi è passato dal 9% al 17%, e in particolare è la versione riveduta e corretta della piattaforma, la 8.1, a generare il 92% dei download di applicazioni dal Windows Store. Sul fronte mobile, i dispositivi con a bordo Windows Phone 8.1 sono responsabili del 65% dei download dal negozio virtuale rivolto agli utenti smartphone.

Una delle possibili cause dello scarso uso dell’app store da parte degli utenti Windows Phone potrebbe risiedere nella prevalenza di terminali low cost dotati di poca memoria interna, che peraltro non permettono di installare le applicazioni sulle schede di espansione microSD ma solamente sullo storage interno. La maggior parte delle attività di acquisto e download deriva comunque da telefoni dotati di poca memoria, a dimostrazione di come le vendite di Windows Phone siano sbilanciate verso la fascia bassa. L’altro problema, ben noto, è quello della minor possibilità di scelta rispetto alla più ampia offerta di app proposta dagli store di iOS e Android.

Attualmente, Windows Store è disponibile in 242 mercati e Windows Phone Store in 191. Un download su quattro riguarda applicazioni in lingua inglese, un 25% comprende prodotti sviluppati in spagnolo, mandarino, brasiliano, portoghese e russo e un ulteriore 25% in altre lingue fra cui francese, italiano, tedesco, indiano e cantonese.

 

Il peso e i trend delle diverse versioni di Windows 8 e Windows Phone (clicca per ingrandire)

 

Per gli sviluppatori, la fonte di guadagno più consistente è quella degli annunci pubblicitari integrati nell’applicazione (53% del fatturato complessivo) seguita dagli acquisti in-app (35%) e dai download a pagamento (11%).

I margini di miglioramento sono ancora molti, specie per un’azienda che sotto la guida dell’amministratore delegato Satya Nadella sta portando avanti diversi, sostanziali cambiamenti di approccio: dall’allargamento di Office ad sistemi operativi, iOS e Android inclusi, all’aggiunta dei Bitcoin come metodo di pagamento su Windows Store. Le aspettative maggiori riguardano comunque Windows 10, piattaforma che – stando a rumors che paiono attendibili – dovrebbe includere anche un nuovo browser alternativo a Internet Explorer.

 

 

Secondo fonti anonime citate da Digitimes, i produttori di Pc basati a Taiwan (come Asus e Acer) non credono che Windows 10 potrà stimolare la domanda di computer, dal momento che gli utenti saranno in grado di aggiornare gratuitamente, online, il proprio sistema operativo all’ultima versione.

Il che, davvero, non è una notizia, perché come noto il ruolo di “motore” di acquisti di nuovo hardware Microsoft l’aveva già attribuito a Windows 8, introducendo una rivoluzione di interfaccia e di interazione touch che mal si concilia con i computer tradizionali. Chi ha un Pc o un tablet con a bordo Windows 8, insomma, non avrà certo bisogno di fare un nuovo acquisto. D’altra parte, se Microsoft offrirà ai clienti Windows la possibilità di upgrade gratuito, i produttori Oem non saranno motivati a lanciare nuovi modelli.
 

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