16/02/2019 di Redazione

Yape, il robot fattorino tutto italiano, sbarca in Giappone

Il veicolo elettrico completamente autonomo realizzato da e-Novia è utilizzato da Japan Post in una serie di test nei dintorni di Fukushima. Il 31 gennaio il robot, in grado di spostarsi fino a 20 chilometri all’ora, ha consegnato un pacco di riso a una c

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Amazon non è l’unica azienda a sperimentare con i fattorini robot. A sfidare il colosso di Seattle ci ha pensato e-Novia, realtà milanese specializzata in processi di trasformazione digitale. La società ha portato infatti in Giappone Yape (Your Autonomous Pony Express), primo veicolo autonomo ed elettrico per le consegne urbane realizzato interamente in Italia. Pensato per muoversi agilmente in spazi stretti e irregolari, su marciapiedi e piste ciclabili, Yape tocca i 20 chilometri all’ora e ha un’autonomia di 80 chilometri. La soluzione di e-Novia è stata scelta dall’operatore nipponico Japan Post per una serie di test nei dintorni dell’area di Fukushima, colpita da un devastante terremoto nel 2011 e dal seguente disastro nucleare. Il 31 gennaio Yape ha effettuato la sua prima consegna ufficiale, portando un pacco di riso davanti alla casa di una coppia di anziani.

Le due ruote del robot fattorino sono dotate di motori elettrici autonomi che minimizzano il consumo di energia e massimizzano al contempo l’agilità di movimento: il veicolo può effettuare rotazioni sul posto e superare facilmente ostacoli come il bordo del marciapiede o le rotaie del tram. L’ecosistema Yape è fondato su una piattaforma di gestione con cui un utente, tramite app dedicata, può chiamare il robot e affidare il pacchetto al suo vano superiore, dotato di una capacità di carico fino a 30 chili.

È sufficiente inserire l’indirizzo di consegna nell’applicazione per vedere Yape partire alla volta del destinatario. Tutto il tragitto e le operazioni di smistamento sono certificati da un sistema che combina le credenziali presenti negli smartphone di mittente e destinatario abilitando l’apertura del vano solo alle persone autorizzate, la cui identità è verificata dallo stesso robot. Proprio come nel progetto di Amazon Scout.

La prima fase di testing, iniziata con un esperimento dimostrativo lo scorso 21 dicembre e proseguita il 31 gennaio, sta proseguendo alternando sessioni indoor e outdoor negli edifici di edilizia pubblica del comune di Minami Sōma, destinati agli sfollati di Fukushima. Le sperimentazioni proseguiranno ancora per tutto febbraio e rappresentano il punto di partenza per una possibile cooperazione con Japan Post e Drone Future Aviation, società giapponese specializzata nella costruzione di velivoli autonomi professionali.

 

 

Yape proseguirà comunque la sua evoluzione nel corso del 2019 con altre iniziative negli Stati Uniti (test nei punti vendita di un operatore della grande distribuzione), in Europa (food delivery) e anche in Italia. Nel nostro Paese il focus sarà la sperimentazione del 5G con Vodafone a Milano insieme a Politecnico di Milano, Esselunga e Poste.

 

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