08/11/2016 di Redazione

YouTube riscopre i veri colori del mondo con i video in Hdr

La piattaforma di video streaming di Google ha introdotto il supporto ai contenuti filmati con videocamere dotate di tecnologia High Dynamic Range: il risultato sono contrasti più netti, colori più vibranti e ombre più dettagliate. Ma serve un televisore

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È “la qualità d’immagine più spettacolare mai trasmessa” su YouTube. Così la piattaforma di streaming video ha annunciato l’avvio del supporto all’Hdr, l’ High Dynamic Range, una tecnologia di imaging che migliora la vividezza, i contrasti, la resa del bianco e nero e dei colori, combinando (tramite algoritmi) in un singolo fotogramma più esposizioni. Questo metodo è già ampiamente utilizzato nei software di elaborazione fotografica, ma più di recente è stato introdotto anche sui contenuti video in streaming di Amazon e Netflix. Ora la piattaforma di proprietà di Google colma il gap, portando a compimento una promessa già annunciata lo scorso gennaio durante il Ces di Las Vegas.

Diventa dunque possibile caricare su YouTube video Hdr che, alla visione su un dispositivo adeguato, riveleranno “maggiore contrasto, ombre più precise e dettagliate e particolari soprendenti, con maggiore limpidezza”, come spiega un blogpost. Per poter beneficiare di tutto questo sono però necessarie due condizioni. La prima è che i contenuti caricati sulla piattaforma siano stati registrati con una videocamera dotata di supporto Hdr, e la seconda è che siano visualizzati (tramite Chromecast Ultra) su uno schermo anch’esso in grado di supportare l’Hdr.

 

Confronto tra un fotogramma in Sdr (Standard Dynamic Range) e uno in Hdr (High Dynamic Range)

 

Alcuni produttori di apparecchi televisivi, quali Samsung, Sony, Lg, Hisense e altri, hanno annunciato modelli di questo tipo, con prezzi superiori ai mille euro, ma sono anche attesi aggiornamenti software che renderanno fruibile l’Hdr su sistemi precedenti. E già sono in commercio alcuni lettori Blu-Ray in grado di riprodurre i contenuti realizzati in Hdr con la massima resa cromatica, bianchi e neri più “puri”, ombre più dettagliate.

Nel caso l’utente non sia adeguatamente equipaggiato con un monitor all’ultimo grido, potrà comunque fruire i video in Sdr (Standard Dynamic Range). Sul servizio di Google, i contenuti Hdr si distingono perché segnalati dal badge “Hdr” inserito tra i comandi della riproduzione. Si parte una con una playlist di contenuti realizzati dai creatori di YouTube e decisamente spettacolari.

 

 

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