15/10/2012 di Redazione

Zte chiude in rosso, Huawei avanti tutta sull'Lte

È una Cina a doppia velocità quella tratteggiata dai suoi due colossi hi-tech: mentre Zte annuncia perdite per i primi nove mesi di oltre 200 milioni di euro incolpando il crollo delle importazioni dall’Iran, Huawei festeggia la messa a punto di una nuova

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Corrono a diversa velocità i due giganti dell’hi-tech cinese: mentre Zte riporta un rosso di almeno 1,65 miliardi di yuan (circa 203 milioni di euro), Huawei annuncia un passo avanti nello sviluppo della tecnologia Lte, realizzato insieme a Qualcomm Technologies. Un’immagine di una Cina che inizia a patire i contraccolpi della crisi economica internazionale, ma che allo stesso tempo ha ormai raggiunto un elevato status tecnologico, non solo come Paese produttore di hardware ma anche come innovatore nel campo delle reti mobili.



Per quanto riguarda le brutta notizie, l’involontario protagonista è appunto Zte Corporation: secondo quanto dichiarato sabato scorso dalla compagnia in una seduta alla Hong Kong Stock Exchange, i primi nove mesi del 2012 riportano una perdita compresa fra 1,65 e 1,75 miliardi di yuan, ovvero dai 203 milioni ai 215 milioni di euro circa. Cifre ben inferiori all’emorragia di fatturato registrata di questi tempi da società europee o americane, ma che colpiscono se paragonate ai tassi di crescita a cui il mercato cinese e le sue aziende ci avevano abituato.

E infatti Zte prevede nei prossimi mesi una contrazione del 260% rispetto al giro d’affari di fine 2011, mentre gli utili per azione scenderanno di circa 0,5 yuan. L’ufficialità su queste cifre arriverà a fine mese, ma nel frattempo la società ha fornito un’interpretazione delle cause del periodo negativo: più che il rallentamento dell’economia cinese, la colpa sarebbe delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti all’Iran, e che stanno penalizzando le importazioni di beni tecnologici.

Toni decisamente più esultanti sono quelli utilizzati dal rivale numero uno di Zte, Huawei, per annunciare l’avvenuto testing del nuovo standard eSRVCC per la telefonia mobile Lte, che “entro breve tempo” sarà commercialmente disponibile anche sul mercato europeo, dove la copertura Lte è ancora un work in progress.  L’innovazione è stata sviluppata in collaborazione con Qualcomm Technologies e T-Mobile Austria proprio per superare il limite della mancata copertura: con il nuovo standard è infatti possibile ottenere la continuità delle chiamate vocali da rete 4G al 3G/Umts seguendo lo standard 3GPP Rel. 10.

Il che significa poter passare dalla copertura Lte al 3G senza interruzioni percettibili dall’utente, sia per quanto riguarda le chiamate vocali sia per il traffico video, e godendo di un’alta qualità del segnale audio e di un’elevata velocità di connessione a Internet.

“Questa soluzione, unica nel suo genere, ci ha permesso di eliminare una serie di problemi tecnici prima rivelatisi insormontabili”, ha commentato Daniel Zhou, Ceo di Huawei Austria. “Ora che abbiamo garantito il passaggio alle normali reti di telefonia mobile in modo fluido e senza interruzioni per l’utente anche durante le chiamate vocali, gli operatori potranno adottare rapidamente la tecnologia Lte assicurando la completa soddisfazione dei propri clienti in tutta Europa”.
 

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