Il futuro delle comunicazioni mobile poggerà su una banda larga in grado di garantire velocità fra 1 gigabit e 10 gigabit al secondo: il 5G. Il nuovo standard attualmente in fase di studio non diventerà una realtà commerciale prima del 2020, ma già oggi è stato compiuto un passo importante con l’annuncio dei progressi del 5G Innovation Centre (o 5GIC) dell’Università del Surrey e di un investimento da 5 milioni di sterline, circa 6,38 milioni di euro, da parte di Huawei.

L’azienda cinese si affianca così a vendor come Samsung e Fujitsu e a operatori telco come Vodafone, BT e Telefonica, accomunati dalla partecipazione al progetto del 5GIC. Il laboratorio, appartenente al campus dell’Università del Surrey di Guildford, nel Regno Unito, porterà avanti una sperimentazione articolata in tre fasi, tra l’anno 2015 e il 2018.

All’interno del 5G Innovation Centre le soluzioni in via di sviluppo saranno testate in un ambiente reale. Il test impiegherà poco più di un anno per essere completato e verrà realizzato in tre fasi distinte: la prima sarà operativa entro aprile 2015 e coinvolgerà ricercatori e partner di settore (tra cui, appunto, Huawei) nello sviluppo di tecnologie avanzate volte a definire gli standard della comunicazione del futuro. Una volta terminato questo step, nel settembre 2015, l’Università del Surrey sarà dotata di una prima infrastruttura 5G funzionante, in grado di offrire a quasi 17mila studenti la più avanzata tecnologia esistente nel campo delle comunicazioni mobili. L’obiettivo finale è quello di presentare le tecnologie 5G prima del 2018.

“Questo primo banco di prova a livello mondiale sarà utilizzato per sviluppare prove di fattibilità, validare gli standard e testare l’interoperabilità degli operatori”, ha spiegato il direttore del 5GIC, Rahim Tafazolli. “Il centro sarà inoltre aggiornato parallelamente al progressivo sviluppo della tecnologia 5G, così da permettere l’esplorazione delle applicazioni e dei servizi di prossima generazione. La struttura è aperta a partner di qualsiasi nazionalità e sarà anche introdotto un canale di accesso a basso costo, dedicato alle Pmi e alle startup, per testare le loro innovazioni, la compatibilità con le tecnologie 5G e mostrare i propri prodotti a un pubblico più ampio”.

 

I partner del progetto 5Gic

 

Inutile ribadire come il 5G, abilitando velocità di trasmissione su banda larga mobile comprese tra 1 gigabit e 10 gigabit al secondo, non solo sarà in grado di accelerare il consumo di contenuti video o altri tipi di attività su smartphone e tablet, ma avrà anche risvolti industriali importanti. Per esempio, supporterà nuove applicazioni machine-to-machine in settori quali l’assistenza sanitaria, i trasporti, la telematica dei veicoli, lo sviluppo di smart city e l’intrattenimento.

Al momento, le offerte commerciali più evolute si fermano alla tecnologia Lte Advanced 4G+, recentemente portata in Italia da Huawei e Telecom e ancora supportata da una ristretta rosa di terminali telefonici di fascia alta, fra cui il Galazy Note 4 di Samsung e l’Ascend Mate 7 della stessa Huawei.