Un accordo storico: Google fa la pace con gli editori, o almeno con le 300 testate giornalistiche nazionali, locali e specializzate incluse nella prima tranche di accordi annunciati. Gli editori verranno pagati (non è stato comunicato quanto) se concederanno licenza per la pubblicazione dei loro contenuti. Il nuovo accordo di Extended News Preview è figlio della Direttiva europea sul copyright, approvata tre anni fa e in via di recepimento nei Paesi membri dell’Ue.

Al momento l’iniziativa coinvolge solo Francia, Germania, Austria, Paesi Bassi, Irlanda e Ungheria, ma è già stata annunciata una prossima estensione ad altri mercati e già esistono “molte altre discussioni in corso” con altri editori non inclusi in questa prima tranche, come spiegato in un blog post da Sulina Connal, director for news and publishing partnerships di Google.

Big G cerca, dunque, una strada per non perdere traffico e profitti pubblicitari e, allo stesso tempo, per adeguarsi alle regole europee sulla proprietà intellettuale. L’anno scorso l’azienda ha ricevuto una sanzione da 500 milioni di euro dall’antitrust francese, Autorité de la concurrence, per aver abusato del proprio potere. In sostanza, avrebbe imposto agli editori e alle agenzie di stampa delle condizioni particolarmente svantaggiose in cambio dell’indicizzazione in Google News.

Gli editori possono consultare il regolamento dell’Extended News Preview attraverso la Search Console, che contiene i dettagli delle offerte e dei meccanismi utilizzabili per registrarsi e fornire feedback. “Tutte le offerte”, ha precisato Connal, “si basano su criteri coerenti e rispettosi della legge e delle attuali linee guida sul copyright, inclusa la frequenza con cui un sito di notizie viene mostrato e quanto fatturato pubblicitario viene generato sulle pagine che mostrano anche anteprime di contenuti d’informazione”.