Lacquisizione di Vmware da parte di Broadcom è ancora un punto interrogativo. Dopo l’avvio dell’indagine antitrust della Competition and Markets Authority britannica, anche la Commissione Europea ha ufficialmente aperto un’investigazione approfondita. Annunciata la scorsa primavera, l’operazione da 61 miliardi di dollari porterebbe la società sinonimo di virtualizzazione e software per il multicloud sotto il diretto controllo di uno tra i principali produttori di semiconduttori e altri componenti hardware per infrastrutture.

Si tratta di due offerte complementari e interconnesse, e proprio da qui nascono i timori dell’antitrust Ue. “La nostra iniziale indagine ha mostrato che l’interoperabilità con i software di Vmware è essenziale per i componenti hardware dei server”, ha dichiarato la commissaria europea per la concorrenza, Margrethe Vestager.Siamo preoccupati che, dopo la fusione, Broadcom possa impedire ai concorrenti hardware l’interoperabilità con i software di virtualizzazione server di Vmware. Questo porterebbe ad avere prezzi più alti, qualità inferiore e meno innovazione per clienti e consumatori”.

Se queste preoccupazioni sembrano lecite, almeno sulla carta, è anche vero che non sarebbe nell’interesse di Broadcom limitare la circolazione, e quindi le vendite, dei software di Vmware solo all’interno del proprio (pur ampio) orticello. Negare l’interoperabilità all’hardware della concorrenza potrebbe forse dare un vantaggio competitivo ai prodotti di Broadcom ma allo stesso tempo restringerebbe di molto il mercato potenziale di Vmware.

Quando si tratta di prodotti largamente diffusi, la logica dell’apertura oggi è quella prevalente nelle strategie dei vendor Ict, come dimostra la vicenda della stessa Vmware: sotto l’ala di Emc e poi, dal 2015, di Dell Technologies, i suoi software hanno continuato a funzionare in modo agnostico sui sistemi infrastrutturali di qualsiasi vendor.

La Commissione Europea continuerà ad approfondire la questione e ha tempo fino a maggio del 2023 per prendere una decisione. Broadcomm ha fatto sapere che continuerà a collaborare “in modo costruttivo" all’indagine e ha sottolineato che l’iter di approvazione antitrust dell’acquisizione di Vmware sta procedendo senza intoppi in Italia, Germania, Francia, Austria, Brasile, Sudafrica e Canada. “Continuiamo ad aspettarci che la transazione sarà chiusa nell’anno fiscale 2023 di Broadcom”, ha comunicato l’azienda.