26/07/2019 di Redazione

Amazon ha speso tanto per Prime, gli utili ne risentono

Nel secondo trimestre l’azienda di Jeff Bezos ha visto crescere del 20% in fatturato (rispetto a quello di un anno prima) ma non ha soddisfatto le aspettative sugli utili. Colpa anche degli 800 milioni di dollari spesi per potenziare i servizi di “consegn

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Festeggiamenti a metà per Amazon, dopo la pubblicazione di una trimestrale che per certi versi è un successo, per altri un po’ meno. Nel periodo di aprile, maggio e giugno 2019 a società di Jeff Bezos ha superato le previsioni degli analisti per quanto riguarda i ricavi, le ha mancate però negli utili: ha fatturato 63,4 miliardi di dollari (la stima era di circa 62,5 miliardi), da cui ha tratto un netto di 5,22 miliardi di dollari (invece dei 5,57 miliardi pronosticati).

 

Non è un mistero d’altra parte, che il colosso dell’e-commerce e del cloud computing da sempre abbia un rapporto tra giro d’affari e utile non redditizio quanto quello di alcuni suoi competitor, come Apple e Google. I quali però, va detto, non devono sostenere le spese di logistica, intralogistica e marketing pertinenti al commercio elettronico. 

 

Sul trimestre, in particolare, hanno pesato gli 800 milioni di dollari spesi da Amazon per potenziare i propri magazzini e sistemi di consegna, con l’obiettivo di ridurre ulteriormente i tempi di attesa degli abbonati Prime statunitensi. “I clienti”, assicura l’ammimistratore delegato Jeff Bezos, “stanno rispondendo al passaggio di Prime alle consegne in giornata: abbiamo ricevuto molti riscontri positivi e osserviamo un’accelerazione delle vendite. La consegna in un giorno gratuita è ora disponibile per i membri di Prime su oltre un dieci milioni di articoli, e questo è solo l’inizio”.

 

Il confronto con il secondo trimestre del 2018, quando il fatturato era stato del 20% più basso, evidenzia in ogni caso l’ottima salute dell’azienda. E da un anno all’altro sono cresciuti anche gli utili netti del secondo quarter (da 5,07 a 5,22 miliardi di dollari) e i profitti operativi (da 3 a 3,1 miliardi di dollari). Dall’inizio dell’anno, inoltre, il valore delle azioni di Amazon è salito di oltre il 30%.

 

I tre mesi sono stati un tempo sufficiente per portare alla disponibilità generale nell’offerta di Amazon Web Services diverse soluzioni, tra cui Personalize (un servizio totalmente gestito di apprendimento automatico, utile per creare raccomandazioni per gli acquisti di e-commerce, proposte di marketing e risultati di ricerca personalizzati), Textract (altro servizio di machine learning che estre testi e tabelle di dati da qualsiasi tipo di documento), Control Tower (servizio per la compliance e la sicurezza degli ambienti cloud), e un servizio gestito per la blockchain.

 

Impianto eolico di Amazon in Texas

 

A commento della trimestrale, l’azienda come d’abitudine ha fornito una sfilza di aneddoti e statistiche, più o meno interessanti. Per raggiungere obiettivi di sostenibilità ambientale, Amazon ha in corso attualmente 61 progetti su impianti fotovoltaici ed eolici, dai quali otterrà una potenza di 1.044 megawatt e 3,1 milioni di megawattora all’anno. Dal suo lancio, nel 2016, il Database Migration Service di Aws è stato usato per spostare sul cloud oltre 150mila database. La famiglia dei dispositivi smart compatibili con il software vocale di Alexa si è allargata fino a includere oltre i 60mila modelli e 7.400 marchi. Nell’ultimo evento Prime Day, sdoppiato sulle due giornate del 15 e del 16 luglio, il valore delle vendite ha superato quello del Black Friday e del Cyber Monday 2018 sommati tra loro. 

 

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