Appian investe sul canale: il 2023 è l’anno dei partner
La società specialista in data integration e sviluppo low code punta sulla formazione e sul supporto al canale, con la creazione di team appositi.
Pubblicato il 30 giugno 2023 da Loris Frezzato

Il ruolo dei partner diventa primario per Appian. La multinazionale specializzata in data integration e sviluppo low code ha deciso di aumentare sostanzialmente gli investimenti per fare crescere le competenze dei propri partner e supportarli con un nuovo programma. L’annuncio è stato dato in occasione dell’“Appian World 2023”, l’evento mondiale tenutosi a San Diego in maggio. Ma a portare localmente i messaggi della nuova strategia, che vede il vendor focalizzarsi in maniera importante nei confronti del canale, è ora Mark Dillon, da pochi mesi senior vice president della Global Partner Organization di Appian, passato da Milano nel suo tour europeo di incontri con i partner.
“Automazione digitale, automazione di processo, hyper automation, trasformazione digitale sono concetti che da decenni fanno parte del vocabolario del mercato, ma oggi la loro importanza ed efficacia è stata elevata dal potere dei dati: trovarli, gestirli, analizzarli e processarli consente alle aziende di ottimizzare e velocizzare i propri processi decisionali”, ha commentato Dillon. “Dati che provengono da diverse fonti e direzioni, che devono essere raccolti e ordinati prima di poter essere utilizzabili dalle tecnologie di intelligenza artificiale, con un process mining che analizza e garantisce la qualità di tali dati. Dati selezionati di cui ci si possa fidare per poter prendere delle decisioni di business”.
“E proprio qui”, ha proseguito il manager, “sta l’intervento delle soluzioni e dei processi Appian, basati su dei modelli end-to-end che partono dall’accesso ai dati, l’integrazione degli stessi attraverso più fonti, Api comprese, e che attraverso un processo di data mining data fabric e altre tecnologie consentono, ora con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, di avere un contributo in real time per i processi decisionali aziendali”.
Mark Dillon, senior vice president Global Partner Organization di Appian
L’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno delle tecnologie Appian risale già a due anni fa e questa tecnologia attualmente è totalmente integrata nel data fabric, determinando un passaggio da una logica di data transformation a una vera e propria strategia di data management. Oggi permette a tutte quelle aziende sfornite al loro interno di competenze in data science di generare algoritmi AI o di eseguire machine learning selezionati sui dati ritenuti essenziali, per poi utilizzare tali processi per velocizzare in maniera sostanziale il proprio business.
Un’evoluzione delle esigenze del mercato e dell’offerta tecnologica che il canale deve essere in grado di sostenere con nuove, specifiche competenze. “Alcuni partner”, ha proseguito Dillon, “sono pronti ad affrontare questi temi, avendoci già lavorato in passato. Ma molti altri che non ne hanno mai avuto modo si trovano ora nelle condizioni di avere una tecnologia Appian che consente loro di gestire temi di process automation in maniera completa. Serve però che sviluppino le abilità adeguate e aggiornino le loro competenze alle nuove release della nostra piattaforma”.
Partner e clienti differenziati
Il canale di Appian, infatti, è variegato, e si compone di oltre 800 partner a livello globale, tra grandi realtà della consulenza con presenze internazionali, del calibro di Deloitte, Pwc, Accenture, e altri dal respiro più regionale e locale. Tutti, però, sono chiamati da Appian a collaborare in partnership per definire i percorsi strategici da affrontare grazie alle potenzialità offerte dalle nuove soluzioni del vendor.
“L’offerta Appian è particolarmente adatta per il mid-market e il manifatturiero, un target rappresentativo del mercato italiano, e di conseguenza anche per i partner che seguono queste realtà”, è intervenuto Fabio Scottoni, senior director alliance di Appian, “e ora, al pari delle grandi realtà, vogliamo migliorare ulteriormente i rapporti con chi segue il mercato mid-size ed small-medium business, e trasferire anche a loro le necessarie competenze sulle soluzioni Appian per potere risolvere le specifiche esigenze dei clienti. In Italia esiste un buon mix di partner sia internazionali sia locali. Al momento abbiamo una quindicina di partner italiani molto attivi, ma il reclutamento sta continuando”.
Fabio Scottoni, senior director alliance di Appian
Un partner program rinnovato e potenziato
L’ impegno sul canale si traduce anche nel potenziamento del partner program, semplificato in maniera da poter essere seguito senza problemi da tutti i partner, i quali possono così avere accesso a tutte le informazioni utili e ottenere le certificazioni e gli strumenti per agevolare il proprio business.
“Il nuovo partner program che è stato appena lanciato”, ha sottolineato Dillon, “si distingue dal precedente per un investimento massivo in denaro e in termini di persone nel partner team, sia a livello mondiale sia in Emea e in Italia”. Questo investimento ha visto, complessivamente, un aumento del 40% del numero dei sales manager a disposizione del canale. Tre i livelli di partnership (Advanced, Premier ed Élite), selezionati in base al numero di persone certificate che i partner hanno al loro interno, ai casi di successo e alla capacità di seguire il cliente in tutte le fasi di implementazione delle soluzioni.
“Per tutti”, ha concluso Dillon, “è stato reso più semplice il processo per la deal registration, che consente ai partner di ottenere il supporto di Appian fin dal primo momento in cui identificano un’opportunità. Il rapporto con il potenziale cliente viene tenuto unicamente dal partner, con la garanzia del nostro supporto nella costruzione della soluzione e del progetto”.
PARTNER
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STRATEGIE DI CANALE
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